Neuroscienze, Vercelli torna a fare Cultura (con la C maiuscola)

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Vercelli – In un futuro, probabilmente assai più vicino di quanto possiate immaginare, potreste trovarvi a bordo di un’auto, la vostra auto, che si guida da sola. All’improvviso, una donna con una carrozzella, attraversa la strada senza alcun preavviso: che cosa vi aspettatereste dalla vostra auto? Che sterzi all’improvviso mettendo a repentaglio la vostra vita, oppure che tiri diritto rischiando di travolgere la donna con il suo bambino? Se ci pensate è un delicatissimo problema etico: se voi foste al volante, in base ala vostra sensibilità, alla vostra educazione, prendereste una decisione, ponderandola anche in pochi secondi,  ma l’intelligenza artificiale che, in quel momento, comanda la vostra macchina che cosa deciderà? Sceglierà le alternative in base al modo con cui è stata programmata.

E’ un tema importante e affascinante legato a quelle che il professor Michele Di Francesco, presenza costante ai convegni sulle Neuroscienze creati nella nostra città da Pier Giorgio Fossale, ha definito le “nuove intelligenze” artificiali. E si intitola appunto “Artificial…mente” (sottotitolo: “L’uomo e le macchine pensanti”) il 14° convegno sulle Neuroscienze organizzato dall’Ordine dei Medici della provincia (di cui Fossale è presidente) con i Medici di Famiglia e sostenuto economicamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e dal ristorante “La Bettola”. Si svolgerà sabato 27 ottobre nell’aula magna “San Giuseppe” dell’Università in piazza Sant’Eusebio, che già lo ha ospitato lo scorso anno. L’evento è stato presentato questa mattina nella sede dell’Ordine dei medici da Fossale, da Di Francesco e dal segretario dell’Ordine, Sergio Macciò.Come sempre geniale l’immagine scelta da Fossale per il manifesto del convegno: il dito indice del Dio Creatore michelangiolesco della Sistina non sfiora l’indice di Adamo, ma quello della mano di un robot. Immagine emblematica e già, di per se stessa, degna di dibattito scientifico. 

Ma perché l’appuntamento ormai tradizionale (e seguitissimo) delle Neuroscirenze quest’anno affronta il tema del rapporto tra l’uomo e i robot? “Perché – spiegano gli organizzatori – l’intelligenza artificiale ha mutato faccia. Si è passati dal progettare macchine altamente specializzate che si dedicavano a a compiti specifici (afferrare e manipolare un oggetto in un ambiente controllato) a macchine capaci di percepire, risolvere problemi, apprendere, muoversi e modificare il proprio ambiente in modo autonomo”. E tutto ciò, ovviamente, finirà con il comportare  addirittura problemi etici, sociali e politici del tutto nuovi. Insomma, quello che cinquant’anni fa  (ma in senso solo negativo) aveva vaticinato il genio di Stanley Kubrick nel capolavoro “”2001: Odissea nello Spazio” con il crudele duello tra il super computer  Hal e il cosmonauta sopravvissuto a bordo dell’astronave Discovery One.

Il convegno di sabato 27 si aprirà alle 9,15 con il saluto di Fossale e l’introduzione affidata al professor Michele Di Francesco. Interverranno quindi il professor Marcello Frixione dell’Università di Genova (“La metamorfosi dell’intelligenza artificiale”); il professor Silvestro Micera della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (che parlerà degli arti “bionici”); il professor Roberto Mordacci dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, che commenterà l’originalissimo film “Lei” di Spike Jonze (in cui un uomo si innamora di un’intelligenza artificiale), ed infine la professoressa Barbara Henry, pure della Sant’Anna di Pisa, che tratterà l’affascinante tema: “Intelligenza artificiale, biorobotica e superamento dell’umano nell’immaginario contemporaneo”.

Un convegno che riporta la città di Vercelli al centro della Cultura mondiale. Ed in questo momento, in cui la cultura è ormai negletta e scavalcata dalla faciloneria, ci voleva.

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