Il Comune e gli Amici del Cecco ricordano Leale nel 25° della scomparsa con una grande mostra in Santa Chiara

Da sabato 20 gennaio a domenica 11 febbraio, l’Auditorium d Santa Chiara ospiterà la mostra “Il Cantastorie: Francesco Leale 25 anni dopo”, organizzata dagli “Amici del Cecco” con il Comune e con il prezioso supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. La mostra di potrà visitare tutti i pomeriggi, dal giovedì alla domenica, dalle 16 alle 19. Inaugurazione sabato prossimo alle 17.

Sono stati la figlia di Leale, Serena e la nipote Virginia Elia, a volere fortemente, cn gli “Amici del Cecco” di Tony Bisceglia questa mostra e determinante è stata la volontà sindaco Corsaro di realizzarla nel venticinquesimo anniversario (per la precisione saremmo, anche se di poco, al ventiseiesimo) della scomparsa di uno degli uomini che hanno caratterizzato una parte importante del secolo scorso a Vercelli con la sua figura, la sua arte, i suoi interessi e i ruoli molteplici: pittore-caricaturista, giornalista, storico, cultore delle tradizioni, uomo politico, amministratore.

La figlia Serena Leale, a sua volta artista di riconosciuto valore, e la nipote Virginia Elia hanno predisposto il progetto e poi si sono rivolte ad Emiliana Mongiat che ha fatto un lavoro enorme: dalla scelta delle opere (in tutto una novantina), alla curatela del catalogo e poi la scelta dell’allestimento in mostra. Per quest’ultima operazione pratica, Serena Leale si è rivolta ad un grande esperto qual è Bruno Casalino (che già aveva curato con Angelo Gilardino e altre persone l’allestimento della mostra di Renzo Roncarolo in Arca) che ha ha svolto il suo lavoro completamente gratis, per l’amicizia che aveva con il Cecco.

I vercellesi potranno ammirare opere del tutto inedite della sterminata produzione di Francesco Leale dalle origini fino all’anno della scomparsa (avvenuta nel settembre del 1998, a 78 anni): si tratta di oli su tela o cartone, acquerelli, i suoi famosi gessetti su carta nera e inchiostri su carta.

La curatrice della mostra ha suddiviso l’esposizione in sei sezioni: il racconto della casa e degli affetti; il racconto della città e della campagna; il racconto dei mestieri; il racconto della storia; il racconto delle caricature; il racconto dei racconti. A cura della tipografia Gallo è stato predisposto un catalogo molto bello, realizzato con la solita straordinaria professionalità da Cesare Rinaldi, che contiene scritti del sindaco Corsaro, del presidente della Fondazione Carisver Aldo Casalini, del presidente degli “Amici del Cecco” Tony Bisceglia, della figlia Serena e della nipote Virginia, dell’amico e collega a “La Stampa” Enrico De Maria e, ovviamente, di Emiliana Mongiat che ha curato anche la supervisione di tutto un catalogo.

Questa mostra è il giusto e atteso omaggio di un vercellese che ha donato tutto sé stesso alla sua città con passione, generosità e genio.

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1 commento

  1. Ci voleva proprio questa antologica
    che, sola, potrà fornirci l’immagine complessiva
    di un Artista generalmente ricordato per l’umorismo
    che sempre emanavano le sue opere
    e, di rimando, alimentava le nostre emozioni.

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