È nata la app del Museo Leone

È stata presentata oggi la app ufficiale del Museo Leone che permetterà non solo conoscere in modo più approfondito ma addirittura ascoltare le opere della collezione di Camillo Leone e poter interagire con loro.

Il progetto, pensato per guidare il pubblico prima, durante e dopo la visita, è nato nel 2020, ai tempi del primo lockdown, quando il Museo si è visto costretto a rinunciare alle schede che, a disposizione dei visitatori in ogni sala, aiutavano a riconoscere opere e reperti nelle vetrine e fornivano informazioni in merito, ma che, vista la necessità di un continuo contatto con le mani di più persone, non erano più rispondenti alle nuove norme.

In tal modo è nata la collaborazione tra il Museo Leone e la società Heritage per la creazione di uno strumento di semplice utilizzo, che potesse essere utilizzato dal telefono o altro dispositivo mobile personale, ma in grado allo stesso tempo di accompagnare in un percorso di visita innovativo ed emozionante alla scoperta delle vicende, dei personaggi e delle opere che hanno fatto la storia del Museo.

Il progetto ha poi trovato il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, risultando vincitore del Bando Luoghi della Cultura 2020. Sono sponsor del progetto anche: Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Città di Vercelli, ANDI Vercelli.

La applicazione permetterà di scegliere tra due differenti opzioni di visita: con la Story Experience si potrà vivere un’esperienza innovativa, in un percorso breve, seguendo una narrazione immersiva a tappe successive, durante la quale saremo accompagnati da Raimondo, abitante della campagna vercellese che ricorda quando da bambino fu condotto dal padre in Museo nei giorni seguenti l’inaugurazione del 1939 e la visita di Mussolini a Vercelli e da Sabina, la cuoca di Leone, di cui lo stesso monsù Camillo racconta nelle sue Memorie.

Con la Guida Interattiva, invece, si potrà fare un’esperienza di visita più tradizionale, in un percorso lungo che si articola in tutti gli spazi espositivi e per ciascuno presenta contenuti di approfondimento.

Un terzo livello è costituito dalle installazioni con le quali la app permetterà al pubblico di interagire in prima persona lungo il percorso di visita: le splendide sale di Casa Alciati, soprattutto quelle al primo piano, non a tutti accessibili, con il loro ciclo di pitture del primo Cinquecento, la stele bilingue latino-celtica, la lastra tombale che racconta l’avventura del cavaliere Jean de Soisy, crociato misteriosamente morto a Vercelli nel Duecento e ancora il prezioso scrigno del cardinale Guala Bicchieri, unico superstite del suo tesoro ancora custodito a Vercelli, che svelerà il suo contenuto.

La app offrirà inoltre una serie di contenuti informativi sulla storia e le collezioni museali, oltre a indicazioni utili su orari, biglietti, come raggiungere il Museo e una sezione con le news su eventi e iniziative.

Nel mese di giugno, infine, una giornata di presentazione, costituirà il lancio ufficiale dell’applicazione e presenterà al pubblico e soprattutto agli sponsor i primi risultati del progetto.

La app è scaricabile fin da ora dal Play Store di Google o dall’App Store di Apple, semplicemente digitando Museo Leone.

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1 commento

  1. Mi sembra un’ottima notizia. Qualsiasi tentativo di avvicinare i contenuti del misterioso, spesso sconosciuto, MUSEO LEONE ai cittadini potrebbe ricevere una “risposta” inattesa roboante!

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