I mutilati del servizio discutono l’ipotesi di nuova classificazione delle infermità

Emanuele Caradonna

 

Gli argomenti che l’Associazione propone sono sempre di stretta attualità e di grande interesse. Due anni fa toccò alle conseguenze dell’uranio impoverito, stavolta all’ipotesi di nuova classificazione delle infermità e invalidità per cause di servizio.

E’ il tema che sabato 20 novembre verrà discusso nel convegno annuale (l’anno scorso non si svolse a causa della pandemia) della sezione interprovinciale di Vercelli, Biella, Novara e Vco dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio (Unms).

L’appuntamento è previsto per le 10 al Modo Hotel.

Dopo il saluto del presidente interprovinciale Emanuele Caradonna della presidente del Gruppo regionale del Piemonte, Micaela Allodi interverranno i relatori che sono l’avvocato Silvana Borelli, il medico legale Damiano Donadello e l’avvocato Gabriele De Gotzen. Modererà il dibattito il giornalista Enrico De Maria.

Ricordiamo che l’Unms raggruppa e difende i diritti di coloro coloro che alle dipendenze dello Stato e degli enti locali, hanno contratto infermità in servizio e per causa di servizio militare e civile, e sono molti i soci appartenenti alle forze dell’ordine, alle forze armate, ai corpi dei vigili del fuoco e dei vigili urbani, alla polizia penitenziaria, ai magistrati.

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1 commento

  1. La riclassificazione non fa presagire nulla di favorevole. Spero di non indovinare. In ogni caso è opportuno che se ne parli. Se poi si rivedessero alcune norme a scopo di tutela preventiva, cercando così di evitare che l’invalidità si verifichi, sarebbe ottimo.

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