Maura Forte sul caso Aprc: “un’occasione importante persa per volontà del Comune, una sconfitta per Vercelli”

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Appresa pochi minuti fa la notizia che non ci sarà l’insediamento di APRC per volontà del Comune “Il contratto di APRC è da considerare improduttivo”.

La data di oggi segna l’ennesima sconfitta della nostra città,  l’ennesima occasione persa. Una occasione che avrebbe dato una svolta non solo alla città bensì a tutto il territorio.

I progetti tutti depositati presso gli uffici dell’amministrazione, già discussi e condivisi. Un unico problema era sorto con Ovest Sesia che riguardava il conferimento delle acque meteoriche. Ovest Sesia fece la richiesta nel lontano 2009 di una bretella di scarico tra la roggia Molinara e la roggia Lamporo, richiesta accettata dalla amministrazione allora in carica.

 

A tal riguardo APRC ha dato la disponibilità a realizzare l’opera accollandosi le spese a scomputo degli oneri di urbanizzazione.  La realizzazione del progetto della suddetta bretella è motivo della richiesta di proroga presentata nei giorni scorsi da parte della società francese.

 

Più volte è stato detto che sarebbe stato necessario conoscere i nomi di coloro che si insedieranno, anche qui regna parecchia confusione, esistono degli accordi che impongono massima riservatezza riguardo ai nomi delle società. Comunque più volte è stato indicato che le società sono quotate in borsa e sono stati indicati anche i fatturati.

 

APRC è il terzo gruppo della logistica francese, ha deliberato di fare investimenti in Italia complessivamente di 500 milioni di euro in tre anni. Il primo polo doveva essere Vercelli a cui si aggiungono antri insediamenti in Piemonte, in Emilia ed in Lazio. L’investimento vercellese sarebbe ammontato a 120 milioni di euro e avrebbe permesso di avere un  Campus della logistica innovativo con moltissimi posti di lavoro.

Purtroppo, per la nostra città, per i nostri giovani, per le nostre imprese, è stata presa una decisione che va nella direzione opposta. Accontentiamoci di avere una grande area con sterpaglie mentre da altre parti si svilupperanno poli innovativi che svilupperanno altri territori. E’ la storia della nostra città che si ripete.

 

Maura Forte

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