Domenica 18 luglio, Marco Costantini, che alla libreria “Giovannacci” di via Laviny sta portando avanti la grande tradizione della famiglia, riceverà il più ambito riconoscimento pr un libraio: “La Gerla d’Oro”. Ciò accadrà a Pontremoli, in piazza della Repubblica, durante la serata di proclamazione del vincitore del 69° Premio Bancarella, che avrà inizio alle 21. Saranno i Librai del Bancarella a consegnare al loro collega vercellese il prestigioso riconoscimento “per l’attività svolta nella divulgazione del libro e nella salvaguardia e promozione dei valori che i fondatori del Premio hanno voluto esaltare nel lontano 1952”.
Costantini che, non dimentichiamolo è anche un affermato cantante e strumentista (imminente l’uscita dell’ultimo album con i “Costa & The Drunks) ha postato la bella notizia sulla pagina Facebook della Libreria Giovannacci, scrivendo: “Sono troppo contento. I miei avi sono partiti da Montereggio, (il paese dei librai, un borgo medievale in Lunigiana) con le gerle colme di libri per venderli in tutte le piazze d’Italia.
La gerla è diventata il simbolo di tutti quei librai e bancarellai partiti dalla Toscana, e sparsi in tutta Italia e nel mondo. Il mio bisnonno scelse Vercelli e oggi, quattro generazioni dopo, noi Giovannacci siamo ancora qui. Il 18 luglio mi sarà consegnata “La Gerla d’Oro” in occasione del 69° Premio Bancarella che si tiene ogni anno a Pontremoli. Sono felice davvero per me, per i miei genitori, la mia famiglia e per tutti i librai indipendenti”.
E ha aggiunto: “Una curiosità: alla prima edizione del Premio Bancarella 1952 che fu vinto da Hemingway con ‘Il vecchio e il mare’ mia madre (Rina Giovannacci, ndr), ragazzina, era presente e ricorda benissimo poi nella casa dei suoi zii a Montereggio una Oriana Fallaci giovanissima che scrisse un articolo per “Epoca” sulla storia dei librai”.
Ecco il link per leggere quell’articolo della Fallaci: http://www.libreriagiovannacci.it/Oriana_Fallaci.html






Siamo sulle trincee, dove il libro si difende dall’aggressione .. con successo, trasformandosi un po’.