Uscito a febbraio, il nuovo romanzo di Remo Bassini, Forse non morirò di giovedì, è stato finalmente presentato ufficialmente a Vercelli: attenuatasi la pandemia ciò è avvenuto l’altro pomeriggio sotto i portici della Libreria Mondadori in corso Libertà. Ha dialogato con l’autore Betty Perfumo che da sempre presenta con eleganza e competenza i libri del’l’ex ditrettore de “La Sesia”.
Come scrivemmo a febbraio, presentando l’opera, che era appena uscita, il tredicesimo romanzo di Bassini ha per protagonista un direttore di giornale ultracinquantenne colto in un momento assai particolare della sua vita: sta per essere licenziato dal suo editore e deve fronteggiare, nello stesso tempo, una sorta di ammutinamento della sua redazione. Ciononostante, non rinuncia ai suoi principi, e lotta come un leone per farli valere, pur avendo capito di essere ormai arrivato al capolinea della sua esperienza in quel giornale.
Rispondendo ad una precisa domanda di Betty Perfumo, Bassini ha detto: “Non volevo scrivere un libro per i giornalisti, ma per tutti. Sono convinto che siano ormai pochi i giornalisti che credono che il loro mestiere sia una missione. Antonio Sovesci, il direttore protagonista del mio libro, lo è ancora. Di solito chi mette piede nei giornali di provincia per incominciare la professione mira a intervistare il sindaco. Io sono convinto che un giovane giornalista che voglia davvero fare questo mestiere, con umiltà, scrupolo e passione, debba provare lo stesso orgoglio sia andando appunto ad intervistare il sindaco, sia raccontando un saggio scolastico, magari in un quartiere difficile di periferia”.
E alla domanda dell’intervistatrice: “Ma esistono ancora le redazioni che racconti tu?”, la risposta è stata: “Spero di sì, perché è sui giornali di provincia che spesso si trovano le storie che è bello raccontare. Fabrizio De Andrè ha scritto ‘La canzone di Marinella’ ispirandosi ad un articolo letto sul ‘Piccolo’ di Alessandria”.
Infine, la domanda sul prossimo libro: “C’è già?”. “Sì è già pronto, si intitola ‘La Suora’, ed è una storia d’amore. L’ho ambientato a Vercelli, in Valsesia e sul Lago d’Orta”.
Ma tornando a “Forse non morirò di giovedì”, ricordiamo che è edito da “Golem” di Torino e che costa 15 euro.






.. a proposito di giornali di provincia .. i più vicini al cittadino !! (?) .. ecco un esempio di .. deroga alla vocazione .. cosa ne penserà l’ex. (vero) direttore .. https://www.lasesia.it/sport/2021/07/09/news/berrettini-in-finale-a-wimbledon-106076/
.. a proposito di giornalisti che vogliono informare “a tutti i costi” .. “su cose che già non si sanno” .. ecco un caso già risalente a qualche anno fa (ma c’è stato un seguito, col tentativo di pubblicare un libro dopo la morte):
https://www.detoxed.info/udo-ulfkotte-siamo-stati-educati-ad-ingannare-le-persone-i-giornalisti-sono-corrotti-vengono-comprati-dalla-cia/
Per wikipedia Ulfkotte non fa parte dell’elenco .. a riprova che non ha vissuto invano!
https://it.wikipedia.org/wiki/Giornalisti_uccisi_in_Europa
David Sassoli a Rainews dopo il ferimento del giornalista olandese Peter de Vries:
“Attacchi a reporter sono attacchi a noi” “Sgomento per la notizia dell’attacco al giornalista olandese Peter R. de Vries. I miei pensieri e quelli del Parlamento europeo vanno a lui e ai suoi cari”. Così il presidente del parlamento europeo David Sassoli su Twitter.”I media sono la spina dorsale della democrazia. Gli attacchi contro i giornalisti sono attacchi contro tutti noi.
https://www.ilpost.it/2021/07/07/peter-de-vries-attacco-giornalista-investigativo-amsterdam/