Guida in stato d’ebbrezza, due patenti ritirate sulle strade della Valsesia

 

Ancora guidatori colti al volante con tasso alcolico oltre il consentito sulle strade della Valsesia, a cui poi è stata sequestrata la patente, scovati grazie ai controlli mesi in atto dalla Polizia stradale.

 

Il primo episodio è di domenica, verso le 10, durante un controllo eseguito da una pattuglia del distaccamento Polstrada di Varallo a Balmuccia, quando è stata fermata una vettura condotta da un uomo di 33 anni, residente ad Arona. Il conducente diceva di avere molta fretta in quanto in ritardo per un funerale. L’uomo però aveva “un forte alito vinoso” e pertanto gli agenti hanno proceduto al controllo con l’etilometro, rilevando un tasso alcolico con valori pari al doppio di quelli consentiti. Il 33enne è stato denunciato per guida in stato d’ebrezza e la patente di guida ritirata per la successiva sospensione.

 

Secondo episodio con protagonista un 57enne residente in Valsesia, già incappato in un precedente ritiro della patente a causa dell’alcol. Nella serata del 26 agosto, verso le 21, sulla provinciale 10 in località Rossa, una pattuglia del distaccamento Polstrada di Varallo ha fermato l’uomo mentre, al volante di una vettura, procedeva a zigzag. Appena sceso dall’auto, il 57enne ha palesato “un forte alito vinoso” ma, pensando di poter evitare il ritiro della patente, si è rifiutato di sottoporsi al controllo con alcoltest, ignorando che per il codice della strada il rifiuto all’accertamento equivale all’applicazione della massima sanzione.

L’uomo è così stato denunciato per il reato di rifiuto all’accertamento con etilometro con conseguente ritiro della patente di guida per la successiva sospensione.

 

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1 commento

  1. Concentriamoci sul
    ” .. primo episodio (..) di domenica, verso le 10.. quando è stata fermata una vettura condotta da un uomo di 33 anni, residente ad Arona. Il conducente diceva di avere molta fretta in quanto in ritardo per un funerale. L’uomo però aveva “un forte alito vinoso” ..”.
    ALLE 10 AVEVA GIà “un forte alito vinoso” .. FORSE ERA SCONVOLTO PER LA MORTE DI UN AMICO? .. NON SAPEVA DARSI PACE DELLA DISGRAZIA? .. OPPURE SI RIFERIVA AL PROPRIO di FUNERALE? .. IN EFFETTI L’ETà (33) CORRISPOSE AD UNA MORTE DELLA QUALE SI DISCUTE ANCORA OGGI, SOPRATTUTTO PER VIA DELLA SUCCESSIVA RESURREZIONE.
    AUGURI DI LUNGA VITA ALL’ARONESE .. E di UN DECESSO MIGLIORE DI QUELLO DI SAN CARLO (PUO’ CONTARE ANCHE SULLA PROTEZIONE DELLA POLIZIA STRADALE):
    “”” Carlo affrontò «contrasti tanto grandi […] et da persone tanto potenti che havriano impaurito ogni grand’animo». Nell’attuare i decreti tridentini il Borromeo si espose infatti alla reazione di coloro che vedevano lesi i propri privilegi: fu contrastato dai governatori spagnoli e dal Senato milanese, minacciato con i bastoni dai frati minori osservanti, aggredito con le spade dai canonici di Santa Maria della Scala, minacciato dalle monache di Sant’Agostino, vilipeso da quelle di Lecco e colpito con una archibugiata alla schiena da un sicario dell’ordine degli umiliati”””.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Borromeo

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