Mascherine ai negozianti che portano i prodotti a casa. E poi una bella donazione dei commercianti cinesi

 

 

Vercelli – Poco fa, a proposito di mascherine, il sindaco Andrea Corsaro ha scritto cose importanti sulla sua pagina Facebook di sindaco. Innanzitutto ha comunicato che oggi Il Comune ha iniziato a consegnare le mascherine donate da Oxystore agli alimentari, iscritti al sito del Comune, che svolgono servizio a domicilio e hanno anche necessariamente rapporti con il pubblico. I negozianti che svolgono queso servizio le indossavano già, ma averne a disposizione tante in più non può che far loro piacere.

E 200 mascherine, sempre grazie a Oxystore, ha proseguito il sindaco, sono state destinate alla Confartigianato di Vercelli perché siano consegnate agli artigiani che devono svolgere le loro attività nelle abitazioni dei Vercellesi.

Invece le mascherine della donazione Vipiana Dimo sono state consegnate sempre oggi alla Casa di Riposo di Vercelli.

Quindi, Corsaro ha rivolto un enorme ringraziamento ai commercianti della comunità cinese che hanno negozi nella nostra città e che hanno donato a loro volta altre mascherine, anche professionali.

Si tratta di Bar Liberty, Wok Jin Long (Caresanablot), Vercelli Gaming SRL, Amore Nail, Rimai SRL, Bar Autolinee, Parrucchiere di Yuyu, Bar Canada, Sushi Kiko, Imo Sushi Fusion Restaurant, Time Tech Riparazione, Sartoria Fratelli Jiang Peihao, LF SRL, Bar Tuttosport, Gastronomia Cina Exspresso, Fuji Sushi, Gioia Sartoria Cinese, Shun Fa Casalinghi e Shun Fa Moda.

“Nostra cura – ha scritto il sindaco nella sua pagina Facebook – sarà destinarle nel modo più appropriato secondo le necessità delle persone.Questo generoso gesto di grande amicizia e solidarietà dimostra l’attaccamento e l’appartenenza alla città di Vercelli“.

Infine, a proposito di appoggio agli operatori sociali che stanno combattendo conto il Covid, dopo aver già messo a disposizione, d’intesa con l’Upo, la struttura di via Quintino Sella che serviva agli studenti universitari per i malati In post-acuzie, con una nuova delibera di giunta un appartamento che era in carico alle Politiche sociali è stato destinato a tre infermieri (ma potrebbero anche essere essere medici e infermieri) affinché non tornino a casa dopo la giornata di lavoro in ospedale. E tutto ciò sino al termine dell’epidemia.

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