In Santa Chiara il “Cantastorie” di Leale accende i bei sogni dei vercellesi

Virginia Elia legge il divertente racconto di macchiette del nonno (foto Greppi)

Alla presenza del sindaco Andrea Corsaro (e di gran parte della sua giunta) è stata aperta oggi, in Santa Chiara, la mostra “Il Cantastorie. Francesco Leale 25 anno dopo”. Una mostra che racconta l’arte e la maestria di uno dei più importanti disegnatori e pittori del Novecento a Vercelli.

Dopo il saluto del sindaco (che ha voluto fortemente questa mostra nel 25° anniversario della scomparsa dell’artista) ha preso la parola la figlia di Leale, Serena che con la figlia, Virginia Elia, ha curato il progetto dell’evento, organizzato con il contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (al vernissage rappresentata da Paoletta Picco) e con l’appoggio dell’Associazione “Amici del Cecco” (è intervenuto il presidente Tony Bisceglia). Enrico De Maria (quasi un figlio per Leale) ha letto una bellissima pagina del libro autobiografico di Angelo Gilardino in cui si parlava di Leale; la nipote Virginia ha raccontato  una divertente storia di “macchiette” creata dal nonno, mentre Bruno Casalino, che ha allestito praticamente la mostra, ha letto una poesia dialettale dell’eclettico artista.

Anche il Carnevale all’inaugurazione della Mostra (Greppi)

Molto interessante in conclusione la descrizione della mostra da parte della curatrice, Emliana Mongiat, che ha studiato percorsi intelligenti e affascinanti. Molto bello il catalogo, a cura delle ArtiGrafiche Gallo: era presente Cesare Rinaldi che l’ha realizzato con la solita maestria e con il solito affetto dimostrato verso l’autore. Molto apprezzata e significativa la presenza all’inaugurazione delle maschere del Carnevale vercellese, di cui Leale è stato uno dei padri.

La mostra resterà aperta fino all’11 febbraio: si potrà visitare ogni settimana, dal giovedì alla domenica, dalle 16 alle 19.

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