Il mandolino di Avi Avital ha fatto sognare il teatro Civico

 

Vercelli – Il mandolino di Avi Avital ha aperto, nel migliore dei modi, il XXII Viotti Festival, ieri sera, al Civico: già noto al pubblico della Camerata Ducale, il mandolinista israeliano ha spaziato da Bach a Vivaldi e da Bèla Bartòk al conterraneo Ohad Ben Ari (i cui tre divertenti Frammenti sono stati aggiunti all’ultimo momento al programma), con una facilità di suono e una tecnica portentosa che hanno rapito la folta platea del Civico.

Avital e Rimonda nel Concerto opera 3 di Vivaldi

In particolare, il pubblico si è acceso sull’Adagio di Albinoni suonato da Guido Rimonda con la sua Orchestra  e poi nella magnifica interpretazione del celeberrimo Concerto in sol minore opera 8 numero 2 “L’Estate” di Vivaldi.

Il pubblico che gremiva la platea del Civico

Ma tutte le interpretazioni di Avital sono state impeccabili e coinvolgenti, ovviamente compreso il Concerto in la minore di Vivaldi (in cui ha dialogato con il violino di Rimonda, nelle vesti di solista) e le tre miniature Georgian Satshidao del bis.

Insomma, passano gli anni, ma la Ducale sa sempre inaugurare le proprie stagioni col botto, e ci è riuscita anche stavolta sparando subito un pezzo da novanta: un virtuoso straordinario pure dotato di straripante empatia con il pubblico.

Unico neo (che non dipende dalla Ducale) il caldo tropicale al teatro Civico, manco il Viotti Festival avesse inserito la sauna nel cartellone.

edm

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