‘’In maggioranza non mi volevano più. Ho subito una cinica slealtà’’, Cocco spiega le sue dimissioni dalla maggioranza di Santhià

Salvatore Cocco consigliere di maggioranza della lista civica in appoggio a Angelo Cappuccio scrive per spiegare i motivi delle sue dimissioni.

 

 

Caro direttore, scrivo questa lettera per spiegare ai miei concittadini santhiatesi motivi che mi hanno condotto alla conclusione del mio percorso politico all’ interno dell’ Amministrazione Comunale, un percorso che potrei definire ‘accidentato’.

Mi riferisco alle mie dimissioni da consigliere comunale “semplice”, carica riconfermatami dai Santhiatesi a giugno 2016.
Riconferma arrivata dopo che, nella prima legislatura ( maggio 2011-2016) ebbi l’onore di vestire i panni di consigliere comunale con delega alle politiche sociali, ruolo che mi ha permesso di curare e seguire diversi progetti per la nostra città .
La politica è sempre stata una delle mie passioni, ma per Santhià mi sono messo in gioco sia per senso civico sia un po’ anche per riconoscenza verso una comunità che mi ha accolto nel lontano 1999, quando mi sono inserito in un contesto lavorativo e sociale gratificante.
Dopo le ultime elezioni, però, ho mio malgrado scoperto che la fiducia accordatami dagli elettori non era pienamente condivisa da alcuni membri della mia stessa parte. Non mi dilungo In particolari, ma non posso negare l’incredulità e l’immensa delusione che ho provato e che potrei definire uno dei dolori più forti della mia vita.
In questi particolarissimi 2 anni e mezzo, in cui ho fatto per così dire” parte per me stesso’, ho comunque tenute fede al mio mandato di ‘consigliere semplice ‘ soprattutto poiché avevo a cuore la sorte della casa di
riposo dei nostri anziani.

L’ ASL di Vercelli, con delibera n. 641 del 6 luglio 2017, sospese, infatti ,a partire dal 1 aprile 2017 il titolo autorizzativo della RSA (casa di riposo di via Dante, secondo piano di SANTHIÁ) per i pazienti bisognosi di un livello di assistenza bassa- medio-alta, alta o ad altissima intensità).

Dopo quasi due anni, finalmente, si torna a ricoverare i pazienti che necessitano assistenza e cure specifiche e quindi ad erogare un servizio di fondamentale importanza.
Sento quindi che il mio compito è andato a buon fine e , con esso, debba cessare anche il principale motivo che mi teneva ancora legato a questa Amministrazione.

Alla politica, soprattutto dal 2011 al 2016 in veste di consigliere, ho dato parte di me stesso con impegno, attenzione ed alcuni sacrifici .
Ero pronto e disponibile a dare un ulteriore e condiviso contributo, anche nella nuova legislatura, ma la stessa politica non ha voluto e ritenuto di darmi questa possibilità.

Sono un uomo, una persona ed un cittadino con difetti e pregi caratteriali , sono anche diversamente abile per patologie che il destino mi ha attribuito, ma non avrei mai pensato di meritare una simile prova di cinica slealtà .

Machiavelli diceva che per essere un buon politico bisogna essere metà volpe e leone, io invece preferisco identificarmi con animali più umili e meno potenti, anche se a rischio di estinzione, purtroppo.

Ringrazio la maggior parte dei santhiatesi per la fiducia e l’affetto dimostratimi in questi anni.
Da cittadino contribuirò sempre a partecipare democraticamente alla gestione della città!
Auguro buon lavoro a Marika che subentrerà al mio posto.

N.B.
Ritengo opportuno non rispondere a qualsiasi commento scritto ma mi rendo, fin da ora, disponibile a qualsiasi chiarimento di persona.

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