Dopo lo spunto per il film “Lupo Bianco”, Cammilleri a Varallo in un film sulla vita nei manicomi pre-1997

Carlo Olmo lo ha pubblicamente ringraziato anche domenica alla multisala di Borgo Vercelli, durante l’anteprima nazionale di “Lupo Bianco”, il film di Tony Gangitano di cui lui, per primo, aveva avuto l’idea. E adesso, l’ex agente della Polizia di Stato Diego Cammilleri, grazie all’amicizia con Ovidio Martucci, formatosi come attore nella bottega teatrale di Gigi Proietti, è riuscito a far ambientare a Varallo Sesia il nuovo film del regista romano: “Sbarre”. Si tratta di una profonda riflessione sull’utilizzo distorto in alcuni manicomi prima del 1997 (anno in cui furono chiusi), che talvolta servivano per “rieducare” giovani difficili, per poi reinserirli in famiglia.

Nel film, l’ex poliziotto vercellese impersona un medico amico del direttore del manicomio in cui è ambientata la vicenda. Tra gli interpreti, lo stesso regista l’ex miss Italia Nadia Bengala, che interpreta il ruolo di una giornalista e Francesca D’Achille, altra amica di Cammilleri, presso la quale l’attore vercellese ha perorato la scelta di Varallo come location del fil,

Le riprese partiranno il 10 gennaio e si concluderanno il 20 febbraio. La realizzazione di “Sbarre” è stata presentata a Varallo, presenti il sindaco e presidente  della Provincia Eraldo Botta, il vice sindaco Pietro Bondetti, Martucci e Cammilleri.

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