Vercelli – Il ventiquattrenne violinista austriaco Emmanuel Tjeknavorian, che stasera si esibirà al Civico in uno dei concerti più attesi di questo XXII VIotti Festival, ha letteralmente incantato i 55 studenti di Lingue che sono accorsi venerdì mattina, alla Cripta dei Vescovi, all’incontro programmato dalla Ducale con il Dipartimento Studi Umanistici dell’Upo. Si è trattato di una conversazione (in tedesco, ma tradotta per il pubblico extra in italiano), che ha davvero avvinto gli universitari accorsi per questa nuova e felicissima proposta della Ducale.
A dirigere l’incontro la professoressa Miriam Ravetto con le lettrici Michaela Reinhardt, Ulrike Merkel e Eva Stückel. Il giovane violinista di Vienna, imbracciando anche il violino, ha parlato ovviamente di musica (dichiarando la sua predilezione per Beethoven di cui stasera eseguirà il celebre Concerto per violino e orchestra), ma anche di se stesso, della sua vita di tutti i giorni. E lì ha un po’ scioccato l’uditorio affermando di essere da tre anni fuori dai social, di non avere WhatsApp (pur possedendo un eccellente smartphone), ma di vivere ugualmente bene lo stesso, informandosi su Internet, ma soprattutto sui libri, andando a visitare musei, etc.
Molti degli studenti che ieri pendevano dalle sue labbra, andranno ad ascoltarlo gratis stasera, su invito della Ducale.
Con il suo “Antonio Stradivari 1698”, Tjeknavorian suonerà appunto il Concerto per violino e orchestra in re maggiore opera 61 di Beethoven, pietra miliare della musica; prima della sua esibizione, e dopo, due brani sinfonici eseguiti dalla Ducale diretta da Rimonda: la Sinfonia numero 21 di Hadyn e, in chiusura, la Sinfonia numero 40 in Sol minore K550 di Mozart.
Inizio alle 21.
