“Non sono mai stato un razzista, e mai lo sarò”. Lo ha detto oggi Franco Lerda, in apertura della solita conferenza stampa del pre-partita. Conferenza stampa che oggi ha assunto un significato molto particolare perché il mister della Pro è stato squalificato per due mesi (fino al 28 aprile) per una presunta frase razzista rivolta ad un giocatore del Renate nell’ultimo turno di campionato. La società, in attesa di emettere a breve un comunicato ufficiale sulla vicenda, ha scelto di far parlare direttamente l’interessato che lo ha fatto, pur avvertendo che, essendo in corso il procedimento (evidentemente la Pro ha deciso di ricorrere contro le undici giornate di squalifica), non poteva dilungarsi sull’argomento.
Nelle poche parole pronunciate, prima di passare all’esame del match di domani a Seregno, Lerda è stato chiaro: “Mi dispiace che un parola, detta senza alcun obiettivo discriminatorio, sia stata strumentalizzata, dipingendomi per ciò che non sono”.
Riteniamo importante queste dichiarazioni di Lerda, e attendiamo adesso quelle della società.
Edm
Tornando.. sulla frase.. sembra davvero censurabile. 11 giornate mi paiono un po’ troppe. Sembra che in campo si possa apostrofare liberamente in modo scurrile a meno che non si usino frasi (presunte) razziste. Si può dire “pezzo di m” oppure ” figlio di p.” e va tutto benissimo… oppure se lo dici ad un “ospite” (o anche a un emiliano che sembri un ospite) diventa un reato da ergastolo calcistico… 11 giornate! .. pena che forse non danno neppure se fai a pezzi una bambina.