Le suggestioni degli affreschi gaudenziani riletti alla luce della Teologia e della poesia

 

E’ stata davvero azzeccata e affascinante la scelta del parroco di San Cristoforo, monsignor Sergio Salvini, di organizzare, nella Novena natalizia,  una “lettura teologica artistica” dei due affreschi riguardanti la Natività facenti parte dei meravigliosi tesori gaudenziani della Chiesa.

Sabato, alle 18, don Sergio ha parlato, da par suo, avvincendo i numerosissimi fedeli accorsi in chiesa per l’evento, mentre  Arianna Reali, al violino, Daniele Deambrogio alla chitarra, ed Edoardo Deambrogio all’organo intervallavano brani musicali alle sue parole. Inoltre, Paolo Baltaro, ha letto centratissime poesie riguardanti il Natale di autori importanti quali Trilussa, Quasimodo, Rodari, Cucchi, Saba e Buzzati.

Monsignor Salvini ha spiegato anche la tecnica dell’affresco e aggiunto particolari interessanti pure sulle fonti iconografiche delle opere del Ferrari in San Cristoforo, ad esempio la derivazione di alcune di esse (come l’Ascesa al cielo della Vergine) dai Vangeli apocrifi come il Protovangelo di Giacomo.

Una conversazione magistrale, al termine della quale, lanciando un forte e mai così necessario appello pace, il parroco di san Cristoforo ha invitato tutti a rivolgere l’attenzione verso il notevole Presepe a grandezza naturale realizzato con pannelli autoportanti, sulla navata destra della chiesa, dall’Associazione Artes Liberales. Una gemma in più nella bellissima chiesa dell’omonima via.

 

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