Le quinte dell’Istituto Lirelli in visita al Memoriale della Shoah a Milano

Riceviamo e pubblichiamo

 

 

Giovedì 17 marzo 2022 le classi quinte dell’Istituto Lirelli si sono recate in visita d’istruzione al Memoriale della Shoah a Milano.

Si tratta di un luogo che sorge nei sotterranei della Stazione centrale  da cui, tra il 1943 e il 1945, lontano da occhi indiscreti, centinaia di deportati – perlopiù ebrei – furono caricati a forza su vagoni merci (su venti convogli tra il dicembre 1943 e il gennaio 1945): destinazione Bergen Belsen, Mauthausen, Auschwitz-Birkenau.

La più famosa di questi deportati è la senatrice Liliana Segre: su 774, partiti il 6 dicembre 1943 e il  30 gennaio 1944, solo 27 sono ritornati e tra questi la senatrice che ancora oggi è la testimone più preziosa.

Il Memoriale, luogo della Shoah e delle deportazioni politiche è unico in Europa, in quanto è rimasto sostanzialmente integro rispetto a come era in origine, ed è stato realizzato con l’obiettivo di creare uno spazio che “ricordi di ricordare” rendendo omaggio alle vittime dello sterminio e del nazifascismo e rappresenti anche un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare internamente la tragedia della Shoah.

E’ quindi un luogo di commemorazione, ma è anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile; uno spazio che porti le generazioni future a riflettere su ciò che è stato e che cancelli “l’indifferenza” che molti hanno dimostrato allora.

Siamo stati accolti da una guida molto preparata, la signora Pia Jarach, che ci ha accompagnati a compiere un percorso nel passato, a riflettere su quanto è avvenuto, e a prendere consapevolezza del fatto che saranno le nuove generazioni a portare avanti la memoria di coloro che sono stati sacrificati.

E chi ha buona memoria è un cittadino migliore (Ferruccio De Bortoli, presidente onorario della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano).

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1 commento

  1. “La più famosa di questi deportati è la senatrice Liliana Segre: su 774, partiti il 6 dicembre 1943 e il 30 gennaio 1944, solo 27 sono ritornati e tra questi la senatrice che ancora oggi è la testimone più preziosa”.

    E’ quindi un luogo di commemorazione, ma è anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile; uno spazio che porti le generazioni future a riflettere su ciò che è stato e che cancelli “l’indifferenza” che molti hanno dimostrato allora.

    E chi ha buona memoria è un cittadino migliore (Ferruccio De Bortoli, presidente onorario della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano).
    ……………………………………………
    Si direbbe che persino la senatrice Segre, oltre a Ferruccio De Bortoli e, ovviamente, i giovanissimi ragazzi dell’Istituto Lirelli NON abbiano messo a frutto la “memoria” della quale si parla .. dato che non hanno (come peraltro quasi tutti i media, gli “studiosi” di storia e .. cronaca) dato una qualche per lo meno decorosa spiegazione di cosa c’entri la Brigata Azov di Zelensky con la (pretesa) “democrazia dell’occidente”.

    Liliana Segre all’Anpi: “dobbiamo sostenere il popolo ucraino”
    https://www.imolaoggi.it/2022/03/24/liliana-segre-allanpi-dobbiamo-sostenere-il-popolo-ucraino/

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