La Invy Art Gallery è lieta di annunciare l’apertura della mostra virtuale “Il Silenzio delle Lacrime” dell’artista visivo Marco Mattiuzzi. Questa serie di immagini, creata con tecniche avanzate di rendering 3D e successivamente rifinita con Photoshop, intende dare voce e visibilità al dramma dei bambini colpiti dai conflitti in tutto il mondo, con un focus particolare sui recenti eventi in Ucraina.
Il progetto “Il Silenzio delle Lacrime” nasce dal desiderio di raccontare le storie dimenticate e le vite segnate dal dolore e dalla solitudine. Ogni immagine cattura l’innocenza rubata e il dolore dei più piccoli, costretti a crescere troppo in fretta in un mondo che sembra averli dimenticati.
“La recente notizia del bombardamento di un ospedale pediatrico a Kiev da parte della Russia di Putin mi ha colpito profondamente – afferma Marco Mattiuzzi – Questo tragico evento ha aumentato la mia determinazione nel raccontare attraverso l’arte il dramma dei bambini ucraini e di altri conflitti. Spero che questa serie possa contribuire a sensibilizzare e mobilitare le coscienze, promuovendo riflessione ed empatia.”
La mostra è corredata dal testo poetico “Ode al Silenzio delle Lacrime”, scritto dallo stesso artista per arricchire l’esperienza visiva e offrire una dimensione ulteriore alla riflessione sul tema.
Marco Mattiuzzi, chitarrista classico, docente di chitarra e fotografo di grande sensibilità e raffinatezza è uno dei più importanti artisti vercellesi e questa mostra virtuale conferma il suo straordinario talento.
L’esposizione virtuale di “Il Silenzio delle Lacrime” è disponibile online su https://www.invyartgallery.it/ , dove i visitatori possono esplorare le immagini e il testo poetico che le accompagna.
Contatti:
Marco Mattiuzzi
Email: [email protected]
Telefono: +39 3661289459
Invy Art Gallery
Email: [email protected]
Sito web: www.invyartgallery.it
L’attenzione posta verso i più piccoli
colpiti dalle guerre è meritevole
di unanime consenso
e questa bella mostra era auspicabile
Il “caso” del bombardamento di Putin
sull’ospedale pediatrico a Kiev
alla fine è risultato,
non so se dire “fortunatamente”
o sfortunatamente
(per stessa ammissione
degli organi competenti Usa)
causato da un missile della contraerea
ucraina (alcuni video e foto lo provano)
e il “bambino” morto era, alla fine, un adulto.
I russi non sparano sulla folla o sui civili,
contrariamente a quanto fanno, a volte,
le più Grandi Democrazie cui Tutti ci ispiriamo.