Tutto secondo copione. Rispetto all’amministrazione Corsaro non cambiano né il presidente (Romano Lavarino) né il vice presidente (Gianni Marino) del Consiglio comunale nel segno di quella “continuità nella discontinuità” di cui più volte ha parlato il sindaco Roberto Scheda.
L’elezione del presidente e del suo vice sono avvenute oggi durante il primo Consiglio comunale dell’era Scheda. Lavarino ha dovuto ricorrere a due votazioni, perché nella prima non aveva ottenuto i due terzi dei voti dei presenti (32, mancava, giustificata, la dem Manuela Naso), ma nella seconda è stata sufficiente la maggioranza assoluta: 21 voti. Invece Gianni Marino ce l’ha fatta al primo turno, evidentemente perché tre esponenti della minoranza (oltre all’intera maggioranza) lo hanno votato. Il voto era a scrutinio segreto, ma potremmo arrischiare che i tre in più a Marino siano arrivati da Fabrizio Finocchi, Andrea Corsaro e Maria Esposito.
In precedenza, dopo aver giurato come sindaco, Roberto Scheda aveva fatto l’annuncio (anticipato al momento della presentazione della giunta) di quattro “consiglieri delegati” che lavoreranno, senza avere alcun emolumento, su temi specifici, dando una mano agli assessori. Si tratta di Betty Galante (Fratelli d’Italia), Giorgio Greppi (Fratelli d’Italia), Umberto Balocco (Lega) e Armando Apice (Forza Italia).
Durante la prima seduta del Consiglio non sono state risparmiate, dall’una e dall’altra parte, frecciate intinte nel veleno. Il capogruppo del Pd, Alberto Fragapane, ha detto che in questa maggioranza c’è una “forte componente di trasformismo e di opportunismo”. Gli ha ribattuto Giovanni Fortuna (Lega): “Non trasformismo, ma riequilibrio dei componenti”.
Il Pd non ha però mollato la presa. L’ex sindaco Bagnasco ha trovato incredibile che durante la presentazione dei neo assessori si fossero fatti i nomi del presidente e del vice presidente del Consiglio, che non sono di nomina sindacale o partitica, ma che vengono eletti dal Consiglio comunale. Scheda a quel punto ha reagito: “Di che cosa vi scandalizzate? Capisco benissimo la delusione di non aver vinto al ballottaggio”.
Poi c’è stato uno scambio di vendute tra Fragapane a Marino sulla questione, sollevata dal capogruppo del Pd: il fatto che, per l’assegnazione del ruolo di vice pesidente, ci poteva stare un contatto con la minoranza visto che si tratta di una carica svolta a titolo assolutamente gratuito. Gli ha ribattuto Marino: “Nel primo Consiglio col sindaco Forte, il centrosinistra votò Michele Gaietta presidente e Marcello Trada, di SiAmo Vercelli vice: e i SiAmo allora erano in maggioranza”.
Da queste prime schermaglie si possono prospettare cinque anni frizzantini.
Edm
Le 2 conferme dall’Amministrazione Corsaro
costituirebbero una “continuità nella discontinuità” !!?
E cosa han votato a fare i fan di Scheda
.. e della destra di quest’anno (2024)?
Non c’era nessun decoroso-papabile?!
Veti?
I quattro consiglieri delegati
(una discontinuità continua)
manifestano qualche faticoso travaglio
(non nel senso del giornalista)
nella gestazione del neonato “governo”.
che pure conterrebbe su
una
maggioranza
abissale !
Certo che il Sindaco
si sarebbe aspettato un’accoglienza
un-po’-più-benevola
e forse era da immaginare
che fra i consiglieri o
in mezzo al pubblico
qualcuno avesse intonato festosi canti
diretto al primo cittadino
e a tutta la Sua Nuova Amministrazione
.,. proprio come è accaduto a ..
..
Taylor Swift fan in delirio cantano “Sei bellissima” lei si emoziona
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