Le carni di Pasqua al centro dell’incontro curato dall’Accademia Italiana della Cucina

Le carni di Pasqua è il titolo dell’incontro online che si è svolto nei giorni scorsi, organizzato dalla delegazione di Vercelli dell’Accademia Italiana della Cucina. Ospite Claudio Limberti, titolare della RistoMacelleria Rosso 27, presidente provinciale e consigliere nazionale Fida Confcommercio, che ha illustrato direttamente dal suo bancone le carni e i tagli più adatti al pranzo di Pasqua: capretto, agnello e agnellone.

Claudio Limberti, macellaio di seconda generazione, dopo i primi insegnamenti del padre Giovanni e una lunga gavetta, nel 2004 con la moglie Gabriella Aietti ha rilevato la storica macelleria Bottega della Carne, unica associata Coalvi. Nel 2015 Limberti amplia il locale e lo trasforma nella RistoMacelleria Rosso27, da quest’anno nel Registro delle Eccellenze Italiane, con vendita al dettaglio durante giorno e un vero e proprio ristorante negli orari del pranzo e della cena.

La moglie Gabriella tra l’altro è membro dell’ordine Internazionale dei Discepoli di Auguste Escoffier. Claudio Limberti nel corso dell’incontro online sì è anche esibito nella dimostrazione di una battuta al coltello di cui è campione italiano.

«La carne ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia e nello sviluppo della società umana – racconta Paola Bernascone Cappi, presidente della delegazione vercellese – Inizialmente è stata la soddisfazione di un bisogno alimentare, nel corso della storia però è diventata anche un piacere e un alimento costitutivo di una determinata appartenenza sociale. Carlo Magno ha fatto del consumo della carne un tratto caratteristico della sua iconografia. Eginardo ci racconta che faceva quattro pasti con carni diverse. In tutte le religioni il cibo ha un valore simbolico e la carne in particolare è sottoposta a regole molto precise».

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