L’Asl replica all’Emporio soldiale: “Ci sono regole nazionali sulle priorità dei vaccini, presto sarà il loro turno”

È arrivata, dopo un paio di giorni di discussioni anche sui social, la replica da parte dell’Asl di Vercelli alla questione sollevata dall’Emporio Solidale, che lamentava il fatto di non essere riuscito a ottenere i vaccini per i propri collaboratori e per questo aver sospeso l’attività di solidarietà.

Scrive l’Asl di Vercelli in una nota: “In riferimento alla segnalazione del Sig. Mino Vittone in merito alla chiusura dell’Emporio solidale a causa della mancata vaccinazione dei volontari, si precisa che come ormai noto, le vaccinazioni vengono programmate secondo criteri di priorità regionali il cui obiettivo è quello di agevolare le operazioni di vaccinazione in modo standardizzato ed equo. Dopo aver concluso la fase 1 (dedicata ad operatori sanitari) si sta procedendo con la fase dedicata ad ultra 80enni, forze dell’ordine ed insegnanti. La definizione di queste fasi è data non solo rispetto a condizioni di fragilità, ma anche di disponibilità e tipologia di vaccini”.

Prosegue l’Asl: “Pur comprendendo la natura della richiesta, non è possibile quindi derogare disposizioni nazionali e regionali deliberate dalla Struttura Commissariale dell’Unità di Crisi circa le categorie già fissate anche in considerazione del fatto che questo genererebbe non solo confusione rispetto ai criteri di accesso, ma anche un inadempimento rispetto alle Linee Guida regionali. Nelle prossime settimane prenderà avvio, come da piano regionale, la fase dedicata ai soggetti con meno di 80 anni e quindi il personale volontario che rientra in questa categoria potrà accedere secondo le modalità ormai consolidate”.

 

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