Dopo due mandati di Angelo Cappuccio, il centrosinistra rimane saldamente al timone del Comune di Santhià, eleggendo per la prima volta un sindaco donna: la “vice” del primo cittadino uscente , Angela Ariotti.
La lista da lei guidata, Impegno per Santhià , ha infatti vinto con 1994 voti: il 44,16 per cento dei consensi. Sonoramente battuto il centrodestra, che pure, alla guida della lista Cambia Santhià insieme a noi, aveva candidato Biagio Munì, con il sostegno dei tre partiti principali: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. La lista del centrodestra si è fermata a 1317 voti, e cioè al 29,17 dei voti.
Al terzo posto Uniti per la rinascita, capeggiata dal bancario Alessandro Caprioglio: 748 i voti ottenuti con il 16,57 per cento dei consensi. Quarta e ultima Orgoglio Santhià, la lista di Gilberto Canova, ex sindaco che aveva vinto in passato con la coalizione di centrodestra. Canova ha avuto 456 voti (il 10,10 per cento) che, in assoluto, non avrebbero consentito al centrodestra di avere la meglio, ma che lo avrebbero avvicinato assai di più alla lista vincente.
Il Comune di Santhià, in questa tornata elettorale, con i suoi 7.048 aventi diritto al voto, era il maggiore di tutta la provincia: si sono recati alle urne in 4.634, vale a dire il 65,75 per cento.
Riguardo al valore, alle capacità politiche della Signora, non si discute. Suggerirei al Sindaco, dato che il successo popolare spesso si basa sull’effimero, di rivedere il proprio look. Meglio se sotto la guida o almeno i suggerimenti di Stefano Anselmo, del quale si parla in altra parte del sito. Stando alla foto la signora risulta troppo giovane per dare un’impressione di saggezza ed affidabilità, non sufficientemente sbarazzina per far presagire all’impeto giovanile profuso nell’affrontare gli enormi problemi del tempo, inoltre i gioielli richiederebbero una rivisitazione, una maggior attenzione, partendo dai sumeri, attraverso gli egiziani .. anche allo scopo di soddisfare gli storiografi della politica cittadina, ancora sensibili all’antico.