La straordinaria mamma di Isabel: “Il 1° maggio sarò qui con voi, per lei”

Poco fa, la salma di Isabel De La Cruz, la catechista trentanovenne di San Paolo, morta per un’emorragia cerebrale mentre stava facendo catechismo in dad, è passata dalla sua amatissima chiesa, prima di essere portata in Duomo per le esequie.

E lì, in San Paolo, i presenti hanno potuto ascoltare il commovente, forte, straordinario saluto della mamma di Isabel, Selena, che aveva accanto a sé l’altra figlia Nicolle con la nipotina Asia.

Isabel stava preparando un gruppo di giovani, che avrebbero ricevuto la Cresima il 1° maggio. Non solo: aveva già preparato tutti i regali per i suoi ragazzi proprio per quel giorno. E allora mamma Selena ha detto: “Vi ringrazio tutti. Io sono credente, credo in Dio, e sono certa che abbia voluto Isabel subito con sé per un disegno preciso. E vi assicuro che il 1° maggio, nel suo ricordo, sarò qui con voi. Grazie per l’affetto che mi avete riversato in questi giorni: la testimonianza più concreta del bene che volevate a Isabel. Io vi voglio bene, Dio vi benedica”.

Poi mamma la sorella Nicolle ha intonato l’Ave Maria in spagnolo (è di origine dominicana) e la bara bianca, accompagnata dal parroco don Ettore Esposito, è uscita dalla chiesa, per raggiungere il Duomo.

Prima di mamma Selena avevano parlato i ragazzini della Cresima, la mamma di uno di loro e Patrizia, altra coadiuvante della parrocchia di San Paolo.

A proposito dei parrocchiani della chiesa del municipio, ieri erano in tanti al Rosario, guidato da don Ettore e da don Luciano Condina e questo è il pensiero che hanno rivolto alla loro amica scomparsa, per bocca del barelliere dell’Oftal, nonché colonna portante di San Paolo, Giuseppe Malerba:

”Cara Isabel, oggi siamo qui a pregare per te e continueremo a farlo, vogliamo ricordati così e vogliamo altresì che il tuo ricordo non ci abbandoni mai. Il Vangelo è stato al centro della tua vita e lo hai testimoniato in tutti i modi, in pubblico e in privato: eri una figlia amorevole, una sorella insostituibile, una zia fantastica, ma eri anche una volontaria, una dama”.

”Sì, dama della nostra cara associazione Oftal: il pellegrinaggio che abbiamo condiviso è stato bellissimo; come non ricordare la tua allegria con i pellegrini e volontari come te; il tuo amorevole sguardo nei confronti dei malati, i momenti di preghiera condivisi e quelli più intimi e solitari dinanzi alla Grotta dove ci abbandonavamo ai nostri pensieri e alle nostre preghiere, stanchi dopo una giornata intensa tra le braccia della Bianca Signora”.

”Il mio ricordo per te, oggi è questo, ed ora che sei al cospetto di ‘Quella lì’, cone diceva Santa Bernadette, guardaci al Cielo e prega anche tu per noi come oggi stiamo facendo per te e per i tuoi cari”.

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