La Rete e SiAmo Vercelli: “Altro crollo preoccupante: Sant’Andrea va tutelato”

 

Vercelli- Come forse i nostri lettori ricorderanno, il 12 ottobre scorso, vale a dire più di un mese fa, segnalammo che l’area posteriore di Sant’Andrea era stata transennata e rinviammo la spiegazione di quella scelta del Comune alle spiegazioni del sindaco, visto che il vice sindaco Simion, che avevamo subito interpellato, ci risposte che se n’era occupato in prima persona il sindaco, proprio il giorno prima, e che quindi sarebbe toccato a lui fornire spiegazioni.

Ora il nostro giornale on line, regolarmente registrato al Tribunale di Vercelli e con un direttore responsabile, tramite un giornalista professionista, ha regolarmente “inseguito” il sindaco per tutte queste settimane non per chiedere conto di un tombino smosso o di un marciapiede sbrecciato, ma di una transenna posta sotto la chiesa-simbolo della città, consci che i cittadini vercellesi avrebbero dovuto sapere se si trattava di una cosa da poco oppure di un problema preoccupante.

E’ appena il caso di ricordare che nel maggio del 1998 , pochi giorni prima della storica visita di Papa Giovanni Paolo II, era caduta dalla torre campanaria – realizzata all’inizio del XV secolo – una colonnina: il sindaco Bagnasco s’era affrettato a dare la notizia rassicurando tutti i vercellesi sia sulla stabilità del terzo campanile, sia sul fatto che il distacco della colonnina non avrebbe impedito la visita papale al gioiello del cardinale Guala Bicchieri.

Ebbene, apprendiamo adesso, non dal sindaco, bensì dalla benemerita associazione “La Rete”, che la recinzione piazzata lì da più di un mese, è stata sistemata a causa del crollo di un’altra colonnina, stavolta dalla guglia centrale, sopra al transetto. Oltre ad indicare quanto era accaduto, “La  Rete”, con un drone ha ricavato immagini molto accurate (e impressionanti) dell’accaduto.

Ecco che cosa ha scritto “La Rete” sulla sua pagina Facebook, rilanciando la vecchia (e mai attuata) idea della “Fabbrica di Sant’Andrea”.

“In questi giorni si è staccata una delle colonnine che so­stengono la guglia centrale del­la parte nord della Basilica, sopra al transetto.
Ecco la ripresa aerea della parte interessata dal crollo.
Il nostro monumento simbolo ha bisogno di una periodica manutenzione come si conviene ad un monumento di 800 anni, comprensiva di indagini diagnostiche sullo stato di salute che dettino quindi gli interventi di manutenzione straordinaria: BASTA provvedere al Sant’Andrea costantemente in situazioni di emergenza.
Come LA RETE auspica da anni, sarebbe davvero ora di creare “la Fabbrica” della nostra Basilica, ovvero l’istituzione di un ufficio preposto e dedicato, con personale specifico e competenze mirate cittadine’ – e non esterne alla nostra Vercelli – che provveda all’organizzazione delle manutenzioni e alla valorizzazione culturale e turistica dell’intera struttura”.

Infine, sul crollo e sullo stato della basilica, che ha appena compiuto e celebrato gli 800 anni di vita, è intervenuto anche il movimento SiAmo Vercelli, che, riperorando la causa della costituzione della “Fabbrica”, ha scritto: “Il Sant’Andrea cade a pezzi nel disinteresse generale. Quest’ultimo crollo si poteva evitare…Già nel 2015 SiAmo Vercelli proponeva una mozione approvata dal Consiglio comunale, ma mai attuata, per intervenite sul monumento più bello della città attraverso l’istituzione della ‘Fabbrica di Sant’Andrea’, un progetto presente nel programma elettorale del 2014 e che SiAmo Vercelli aveva molto a cuore”.

SiAmo Vercelli critica dunque l’amministrazione Forte, ma anche l’attuale per il “totale disinteresse” e invita l’amministrazione a muoversi subito “per non infliggere ulteriori ferite al nostro patrimonio artistico”.

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