La polizia stradale di Vercelli scova una stamperia che produceva gadget e magliette contraffatte

Migliaia di magliette, capi di abbigliamento, gadget e mascherine, contraffatti con i loghi di squadre di calcio o di grandi firme della moda, e due telai pronti a stampare le maglie con il 22 di Federico Chiesa della Juventus e il 9 di Luis Muriel dell’Atalanta, sono state rinvenute e confiscate in un piccolo laboratorio a conduzione famigliare in una cittadina della bergamasca, grazie a una minuziosa indagine della Polizia Stradale di Vercelli. Il titolare del laboratorio tessile, un uomo di origini campane, è stato segnalato all’autorità giudiziaria, per produzione e vendita di prodotti contraffatti.

Tutto inizia a Vercelli, nello scorso maggio, quando gli agenti della stradale in servizio di vigilanza effettuano un controllo nei confronti di un uomo, residente in provincia di Vercelli, che si trovava alla guida di un furgone risultato trasportare numerosi articoli (capi di abbigliamento e gadget) contraffatti. In tutto erano 806 pezzi tra mascherine protettive ed articoli sportivi, con i loghi di svariate squadre di calcio nazionali ed internazionali. Le magliette e le mascherine protettive, con stampati nomi e numeri di gioco di vari calciatori erano destinate alle bancarelle che solitamente si trovano fuori dagli stadi o ai mercati rionali. Il guidatore del furgone è stato così segnalato all’autorità giudiziaria per detenzione, ai fini del commercio, di prodotti con segni distintivi contraffatti e per ricettazione, mentre tutta la merce contraffatta era stata sequestrata.

Da quel rinvenimento però partiva anche una minuziosa indagine della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Vercelli che ha consentito di appurare che i prodotti contraffatti erano stati totalmente falsificati: falso era sia il capo di abbigliamento, riportante il logo Adidas, Nike, Kappa, etc. sia quanto su di essi riportato, ossia gli stemmi dei club calcistici, colori, sponsor etc.  Il prosieguo dell’indagine poi ha permesso di ricostruire l’intera filiera di produzione e vendita della merce contraffatta giungendo sino ad un piccolo paesino, sulle rive del fiume Oglio in provincia di Bergamo. Si tratta di Palosco (BG) dove è stato individuato un piccolo laboratorio, a conduzione familiare, il quale oltre a produrre merce regolare è risultato essersi specializzato nella riproduzione non autorizzata di articoli sportivi (completini e gadget vari) ma, visto il periodo di pandemia, anche nella produzione di mascherine protettive per il viso riportanti i loghi di tutte le squadre di calcio nazionali ma anche di importanti griffe come Gucci, Chanel, Dolce e Gabbana, Dsquared, Nike, Adidas etc.

Su ordine della Procura della Repubblica di Bergamo (BG) sono state quindi eseguite delle perquisizioni nella zona industriale di Palosco e presso alcune abitazioni, in cui è stata sequestrata la stamperia all’interno della quale sono stati rinvenuti ulteriori 1224 capi di abbigliamento, gadget e mascherine oggetto di contraffazione e pronte per essere vendute. All’interno della stamperia gli agenti hanno anche trovato e sequestrato due plotter (macchinari per la stampa su tessuto) con già pronti i cliché per stampare le magliette nr. 22 della Juventus FC del calciatore Chiesa e quella nr. 9 dell’Atalanta, del calciatore Muriel.

Tutti i prodotti sono stati sequestrati unitamente ai macchinari ed il titolare, di origini campane, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per produzione e vendita di prodotti contraffatti.

 

Le immagni del materiale sequestrato

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1 commento

  1. Si configura un danno di immagine a tutte le eccellenze, depositare dei marchi. Se poi la qualità dei pezzi contraffatti fosse identica, un danno economico. Si configura anche un danno grave per le famiglie povere. Quanti genitori vorrebbero regalare al proprio bimbo la maglia di Maradona ad un prezzo ragionevole, oppure di Chiesa. Io stesso, pensandoci bene, amerei molto vedere in TV Inter-Atalanta indossando quella di Muriel!!

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