Il Piemonte sarà ufficialmente in zona gialla a partire da domenica 13 dicembre. Lo ha annunciato in serata il Presidente della Regione Alberto Cirio, dopo aver parlato con il Ministro della Salute Roberto Speranza.
“Ho appena ricevuto la telefonata del ministro della Salute Speranza e, come avevo anticipato, confermo che da domenica 13 dicembre il Piemonte sarà in zona gialla – ha detto il presidente Cirio -. Si tratta di un risultato importante perché tante attività potranno ripartire, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione in tutti i nostri comportamenti. Non possiamo vanificare i tanti sacrifici fatti finora”.
Ricordiamo che l’essere in zona gialla Comporta la riapertura di Bar e ristoranti (ma non a cena) e la possibilità di spostarsi tra comuni.
Cosa cambierà dunque in zona gialla?
I cittadini di una regione che torna in zona gialla, dalla zona arancione, possono:
– spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune e tra Comuni diversi, tranne che tra le 22 e le 5 del mattino, quando è in vigore il «coprifuoco». Per spostarsi nelle ore notturne occorrono ragioni specifiche (quelle consentite sono lavoro, salute o necessità e urgenza) e serve dunque compilare il modulo di autocertificazione;
– spostarsi liberamente al di fuori della Regione e andare in un’altra Regione in zona gialla (tranne, come nel caso sopra, tra le 22 e le 5 del mattino). Per spostarsi in una regione in zona arancione o rossa occorrono ragioni specifiche (lavoro, salute, necessità e urgenza) e il modulo di autocertificazione;
– andare al bar, fino alle ore 18;
– andare al ristorante, fino alle ore 18: dopo quell’ora è consentita la consegna a domicilio, e fino alle 22 è possibile prendere cibo da asporto (che non può essere consumato nelle adiacenze del ristorante);
– andare in un centro commerciale nei giorni feriali: non il sabato, la domenica e nei giorni festivi;
– andare da amici e parenti: il Dpcm non prevede un divieto specifico, ma la raccomandazione è quella di continuare a non andare a visitare persone non conviventi.
Nutro una adeguata stima per il Presidente della Regione. Ho pero’ il dovere di ricordare al lettore piu’ distratto che la decisione e’ sotto il totale controllo di Conte, Presidente del Consiglio, oppure Dittatore o perlomeno Lugotenente del NWO. Quando Alberto pretese da Giuseppi di venire a conoscere i criteri di tinteggiatura (rosso, arancio o giallo) quello di Roma gli fece un Pernacchio. Ora, se siamo gialli, al massimo Cirio si vedra’ interdire l’invasione di campo e al massimo potrà cercare di conservare la tinta.