“Non volevo ucciderla”, resta in carcere il padre di Miriam

“Non volevo uccidere mia figlia. Non le ho mai nemmeno messo le mani addosso. Se sono severo lo faccio per il bene dei miei figli”. Lo ha detto El Mustafa Hayan, il marocchino di 53 anni residente a Livorno Ferraris che ha tentato di investire la figlia perché viveva “all’occidentale”, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina in tribunale a Vercelli. 

 

Assistito dall’avvocato Fabio Merlo, l’uomo ha raccontato di una “tragica fatalità”. Lui è stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio con premeditazione e maltrattamenti. L’interrogatorio si è svolto nel carcere di Vercelli. Il giudice per le indagini preliminari si è riservato di decidere sulla convalida dell’arresto.

Il difensore di Hayan ha chiesto per il suo assistito i domiciliari presso la casa del fratello, che vive a Santhià. Da un anno il marocchino è disoccupato.

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