La conferenza del NataLeone è dedicata alla Natività

Il NataLeone prosegue con la raccolta di abiti, giocattoli e biancheria da casa da consegnare nei cortili di Casa Alciati e del MAC. Domenica 16 alle 17.30 è invece in programma la prima delle due conferenze, volute dal Museo Leone per valorizzare i giovani studiosi del territorio.

Lo storico dell’arte novarese Simone Amerigo, docente a contratto di Storia del Collezionismo e del mercato antiquario alla IULM di Milano, nonché consulente presso la pinacoteca di Varallo, sarà il relatore della conferenza dal titolo “La Natività attraverso le opere del Rinascimento vercellese”.

La Natività è uno dei soggetti più rappresentati nell’arte rinascimentale e anche la scuola pittorica vercellese vi rivolge grande attenzione. I noti prototipi gaudenziani – che si riconoscono in opere quali il pannello centrale del polittico della collegiata di Arona (1510-1511), nella lunetta della facciata della chiesa di Loreto a Roccapietra (1515-1516 circa) e nel pannello centrale superiore del polittico di San Gaudenzio a Novara (1514-1521) – vengono replicati, rielaborati e rinnovati nelle botteghe di altri grandi del territorio, quali Gerolamo Giovenone e Bernardino Lanino, per tutto il Cinquecento e oltre, contribuendo così alla diffusione sul territorio piemontese e lombardo di molteplici opere raffiguranti tale soggetto.

Alla Natività è inoltre dedicato il complesso di Betlemme al Sacro Monte di Varallo, il cui vano centrale deriva dalla precisa imitazione architettonica della basilica inferiore della Natività in Terra Santa. Qui, intorno al 1515, Gaudenzio Ferrari allestisce teatralmente, tramite la stretta commistione di pittura e scultura, il mistero «Dond’è Giesù a simil luoco nato».

Al termine della conferenza un brindisi al Natale accompagnati dal risotto offerto da “Gli Aironi –Risi & co”di Lignana. Per partecipare è necessario prenotare: 0161.253204 (da lunedì a giovedì e venerdì mattino in orario di ufficio) o 348.3272584 (servizi educativi del Museo Leone). Per info anche: [email protected] e www.museoleone.it, oltre alle pagine FB e Instagram.

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