Incontro tra Comune e Atc a Borgosesia: fiducia per la soluzione di un contenzioso da 180mila euro

Da dx il sindaco Paolo Tiramani e il neo presidente del consiglio di amministrazione di ATC Piemonte Nord, Paolo Songa

Un incontro per aprire un “nuovo corso di collaborazione” nei rapporti tra Atc Piemonte Nord e Comune di Borgosesia, quello che è avvenuto stamani nel comune valsesiano.

A Borgosesia infatti, si sono visti a colloquio, definito proficuo, il sindaco Paolo Tiramani e il neo presidente del consiglio di amministrazione di ATC Piemonte Nord, Paolo Songa.

“L’incontro è stato all’insegna della collaborazione reciproca – spiega con soddisfazione il primo cittadino di Borgosesia – abbiamo approfondito tematiche determinanti per la buona gestione dell’edilizia pubblica residenziale, nell’ottica di dare un effettivo e solidale sostegno alle famiglie che presentano problemi abitativi e, dopo una fase di rapporti non del tutto sereni con ATC, di trovare una soluzione ottimale alle criticità esistenti”.

L’incontro odierno, in pratica, a quanto detto dagli interlocutori, “vuole segnare una nuova linea che si concentra fondamentalmente su due punti: in primo luogo, la programmazione e successiva realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli alloggi di proprietà ATC a Borgosesia, con l’obiettivo di rendere le abitazioni popolari in linea con criteri abitativi che garantiscano la dignità dei residenti”.

 

Il secondo punto trattato riguarda, invece, il sostegno al reddito per i casi di morosità involontaria (dovuta cioè alla perdita del lavoro o a motivi di salute): “In questi casi – sottolinea il sindaco Tiramani– abbiamo stabilito di intervenire tramite un fondo sociale e con la gestione collaborativa del credito, in modo da sostenere efficacemente le persone più fragili”.

 

Il rapporto non sempre facile tra Comune di Borgosesia e ATC sembra dunque segnare una svolta rispetto al passato, anche rispetto a un vecchio contenzioso che aveva visto Comune e Agenzia impegnati in un lungo braccio di ferro: “Dobbiamo risolvere una questione che ci vede contrapposti da tempo per un valore di 180mila euro – spiega Tiramani – e ho buone ragioni per credere che troveremo una formula extra-giudiziale per appianare la cosa in modo da ripartire su basi di reciproca fiducia al servizio delle famiglie più deboli, cui dobbiamo garantire soluzioni abitative dignitose e stabili”.

 

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