Il nuovo viale Garibaldi al centro di un dibattito infuocato in IV Commissione

Il progetto del nuovo viale Garibaldi ha impegnato in una lunga discussione i consiglieri comunali presenti oggi nell’aula consiliare alla riunione della IV Commissione Lavori Pubblici che gli esponenti della minoranza presenti in commissione (Pier Giuseppe Raviglione di SiAmo Vercelli, Michele Cressano del Pd e Michelangelo Catricalà del Gruppo misto) avevano chiesto che venisse dedicata al progetto-Kipar che prevede una vera rivoluzione su viale Garibaldi. D’accordo ovviamente anche i colleghi di Voltiamo Pagina, che non fanno parte della commissione. Per redarre un nuovo ordine del giorno, non sarebbero stati sufficienti i tre voti della minoranza, e allora ecco anche il sì, decisivo, del presidente della Commissione, il leghista Francesco Iacoi.

Di solito le commissioni, che in teoria sono pubbliche, non vengono frequentate dai cittadini, ma questa era ovviamente molto sentita, al punto che oggi nell’aula del Consiglio comunale (scelta appunto per la prevedibile partecipazione di pubblico e anche di tanti consiglieri comunali extra commissione) c’era molta più gente rispetto a quella che normalmente assiste alle sedute del Consiglio, ormai disertate (e sono anni che è così) dal pubblico.

Ovviamente era presente anche il sindaco Andrea Corsaro. Ed è stato proprio lui ad esporre la filosofia di fondo di questo progetto, o meglio della parte del progetto (11 milioni di finanziamento dal Pnrr) che riguarda  il Viale, tenendo comunque fuori, perché l’ordine del giorno non lo prevedeva, il problema dei parcheggi che spariranno anche da piazza del Municipio e da piazza Alciati per fare spazio al verde. Altra differenza tra un dibattito in Consiglio e uno in commissione è che al termine di quest’ultimo non si vota alcun documento.

Il pubblico che assisteva al dibattito

Il sindaco ha ripetuto i concetti già espressi anche in un paio di lunghe interviste concesse al nostro giornale. Viale Garibaldi viene trasformato con una visione “ambientale” della città che la migliorerà in modo considerevole. Si tratta di un progetto che in qualche modo si allinea a quello messo in cantiere dal “Corsaro 2” e completato dall’amministrazione Forte: quello da 13 milioni (ottenuti con fondi europei) per la trasformazione del maxi parcheggio in terra di via Viotti nell’attuale piazza Antico Ospedale.

Corsaro e anche la dirigente del Settore  Sviluppo del Territorio e Opere pubbliche Liliana Patriarca hanno esposto il progetto che prevede, come è ben noto, una consistente “iniezione” di verde sul viale, con la collocazione di nuovi 116 alberi e di un gran numero di essenze erboree accanto agli attuali 382 olmi siberiani, e la realizzazione, oltre che di una fontana all’altezza di via Marsala, di una pista ciclabile – da piazza Roma verso piazza Pajetta – che comporterà la soppressione di tutti i parcheggi, bianchi e blu, che si trovano su quella carreggiata. Il sindaco ha affermato che si sono studiate soluzioni per recuperare quei parcheggi: da una parte vengono raddoppiati (da 150 salgono a 300)  i posti auto dietro la stazione per i pendolari che usano il treno (togliendo le vetture dalla zona di piazza Roma e dintorni) – e questo progetto è partito proprio in questi giorni – e dall’altra la scelta di acquisire entro il 30 giugno l’area ex Autolinee di corso Gastaldi (che appartiene alla Banca Sella) per realizzare lì nuovi parcheggi recuperando i posti che saranno sacrificati sul Viale. “Siamo andati a studiare la situazione anche di notte – ha detto il sindaco – cercando quante vetture fossero dei residenti e quante invece di chi mette l’auto lì per andare alla stazione”. La dottoressa Patriarca ha aggiunto che i lavori sul viale saranno ovviamente a step e che la pista ciclabile sarà l’ultima cosa ad essere realizzata: quindi c’è il tempo necessario per approntare le opere sostitutive dei posti auto.

Rassicurazioni che non hanno certo stemperato le polemiche sollevate da parte di diversi consiglieri di minoranza (della commissione e non). Il più duro è stato il capogruppo di Voltiamo Pagina, Paolo Campominosi: “Questo progetto che, se si considera anche lo stravolgimento delle piazze Municipio e Alciati, può essere ritenuto una sorta di piano regolatore è stato deciso non dalla città, che non è stata consultata se non marginalmente, ma da tre persone: il sindaco, la dirigente delle Opere pubbliche e l’archistar Kipar”. Riserve sono piovute anche da Pier Giuseppe Raviglione, da Michelangelo Catricalà, da Michele Cessano e al capigruppo del Pd Alberto Fragapane. Il vice sindaco Massino Simion ha invece difeso a spada tratta il progetto, ricordando che il Comune grazie ad esso ha portato a casa fondi preziosi dal Pnrr. “Grazie ai nostri progetti -ha detto il vice sindaco – sono atterrati nella nostra città ben 40 milioni di euro”.

 

      Edm

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2 Commenti

  1. In ultima istanza .. non è successo niente.
    Ognuno rimane “per principio” sulle proprie posizioni.
    PD e soci non sarebbero contenti neppure
    se Corsaro avesse creato lipperli’,
    con la bacchetta magica, 1000’nuovi posti auto
    (fossero stati sotterranei .. dovevano star per aria
    e se .. “impilati” verso il cielo
    dovevano star giù sotto coi reperti romani)..
    In mancanza di meglio d’accusa la destra fascista
    di verticismo:
    han lavorato solo in 3, Kipar compreso,
    si voleva il Politburo?!
    Diceva sempre il mio prof. di Diritto Pubblico
    che compito dell’opposizione
    non è quello di lamentarsi,
    ma di esporre davvero un progetto.
    doov’e’? .. solo assembleari amo sterile?
    S’è regrediti.

    • Assembleari amo era assemblearismo .. quando il correttore fa così invaderei Taiwan con Pozzolo. Ma solo in quel caso.

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