Giovedì un nuovo Consiglio sulle surroghe carico di tensioni

Vercelli – Sarà domani, giovedì 29 marzo, alle ore 13, il nuovo Consiglio comunale che dovrà affrontare il problema delle surroghe dei quattro consiglieri dimessi (Massa, Comella, Tosi e Capra) in un seduta che sarà prevedibilmente molto tesa dopo le roventi polemiche di questi giorni.

 

Da una parte l’opposizione che per protesta contro la decisione della maggioranza di aprire lo scorso Consiglio con un numero legale minore di quello scritto sul Regolamento comunale (come presumibilmente accdrà anche giovedì), che si è fatta forza con dei pareri del Ministero e dell’Anci, si è opposta alle surroghe di fatto impedendo la loro realizzazione (visto che la maggioranza non aveva in aula consiglieri sufficienti a superare i voti dell’opposizione) e non permettendo che la maggioranza della Forte tornasse tale, dopo che era stata ridotta ad appena 14 consiglieri dalle dimissioni descritte.

Dall’altra la maggioranza e il Sindaco Forte che hanno scritto al Prefetto, al Difensore Civico e al Ministero per denunciare il comportamento dell’opposizione, definito “illegittimo”, e arrivando anche a segnalare la questione alla Procura di Vercelli.

 

In mezzo le due visite fatte dall’opposizione al Prefetto, per esporre la situazione, e la richiesta fatta dal Sindaco e dal Comune allo steso Prefetto (lasciata per ora in un nulla di fatto) di nominare un commissario che si occupasse appunto solo delle surroghe nel caso in cui anche in questo consiglio che verrà non si riuscisse a portarle a termine.

 

Ma non solo. Anche giorni in cui gli attacchi e le rivendicazioni di correttezza, rispetto a uno piuttosto che a un altro comportamento, si sono sommate esacerbando gli animi e allontanando in modo apparentemente insanabile le posizioni.

 

E ancora, sempre in questi giorni, le dimissioni dal proprio incarico, annunciate ma non ancora per ora concretizzate, del Presidente del Consiglio Michele Gaietta, e quelle già protocollate invece del vice presidente del Consiglio Gianni Marino sempre per le questioni legate al numero egale del Consiglio. Con la prospettiva che a presiedere il Consiglio di giovedì sia il consigliere anziano Caradonna, già finito nella bufera per una farse pronunciata a microfoni aperti e registrazione attiva proprio durante l’ultimo Consiglio.

 

Insomma un intrico di tensioni che potrebbero rendere la prossima adunanza comunale davvero calda.

 

l.a.

 

 

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