Folla in Duomo per lo “Scoprimento” del Cristo

 

Vercelli – Folla anche stamane in Duomo per la prima Messa della Pasqua celebrata dall’arcivescovo Marco Arnolfo con il tradizionale rito dello Scoprimento del Cristo, sopravvissuto anche alle riforme del Concilio di Trento e tramandato pure in una nota canzone folk dei Celti.

Poco dopo la lettura del Vangelo, che ha preceduto lo “Scoprimento”,  è stata ricordata, in breve, la storia recente del grande Crocifisso dell’Anno Mille, a partire dal tentativo di furto subito nel 1987 quando ancora era situato nell’ultima cappella sulla navata destra della Cattedrale: accortisi che il Crocifisso non era interamente in argento, come pensavano, ma in legno ricoperto di lamine d’argento, i ladri, per la rabbia, lo avevano quasi interamente distrutto: un fatto che suscitò enorme indignazione in tutta la città. Per tredici anni il Crocifisso (uno dei quattro esemplari che ancora esistono in Italia: gli altri sono a Milano, Pavia e Casale Monferrato) fu ricostruito con un delicato lavoro ad opera dei restauratori Nicola di Aramengo, che durò tredici anni.

Nel 2000 venne riportato in Duomo, e l’anno successivo, su richiesta dell’allora arcivescovo (oggi emerito) padre Enrico Masseroni, fu collocato sopra l’altar maggiore, dove, appunto, ogni domenica di Pasqua viene “scoperto”, con il grande velo viola con cui era stato velato nei giorni precedenti per simboleggiare la sepoltura del Cristo, che scende progressivamente.

Ogni anno, la discesa del velo rappresenta un’emozione intensa per tutti i fedeli che affollano la Cattedrale. Oggi pomeriggio, in Duomo, alle 16,30 i Vespri solenni della Pasqua e la Messa ancora celebrata dall’arcivescovo. Notata l’assenza sia questa mattina, sia durante la Processione delle Macchine di venerdì del parroco del Duomo monsignor Giuseppe Cavallone: l’arcivescovo ha spiegato che è malato, e gli ha fatto gli auguri di una pronta guarigione. Quindi, ha impartito la benedizione a tutti i fedeli, rinnovando loro gli auguri pasquali.

 

(Le foto a corredo di questo articolo ci sono state gentilmente fornite da Andrea Cherchi)

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