Federico Grassi sarà Goldoni giovedì e venerdì al Teatro Sociale di Busto Arsizio

Federico Grassi (primo da sinistra) interpreta il personaggio di Carlo Goldoni

Giovedì, mattina e venerdì, mattina e sera, al Teatro  Sociale “Delia Cajelli” di Busto Arsizio, di cui dallo scorso anno è direttore artistico, il regista e attore vercellese  Federico Grassi interpreterà Carlo Goldoni in un’opera teatrale del regista Alberto Oliva, liberamente tratta dai “Memoires” del grande commediografo e scrittore veneziano, che si intitola “Baruffe, sottane e zecchini”.

Dopo il successo, lo scorso anno, de “La maschera della follia”, ispirato all’Enrico IV di Pirandello, Federico Grassi si cimenta, stavolta come attore, con un altro mostro sacro del teatro, ma il suo Goldoni non è l’immenso commediografo acclamato in tutto il mondo, bensì un uomo, nella quotidianità, con le sue debolezze, le sue paure, le sue malinconie. Un uomo che ha avuto la fortuna di avere accanto a sé, per sempre, una donna forte come la moglie, la genovese Nicoletta Conio.

“Un po’ il loro legame, rimasto forte nonostante i ripetuti tradimenti di Goldoni – dice Grassi -, mi ricorda il rapporto tra Federico Fellini e Giulietta Masina, che non era affatto la donna timida e remissiva che poteva apparire pubblicamente, ma la compagna che ha dato all’autore della Dolce e Vita e di 8 mezzo la forza per diventare ciò che è poi stato: uno dei migliori registi di tutti i tempi. Senza Giulietta, Fellini non sarebbe stato Fellini, senza Nicoletta Goldoni non sarebbe mai diventato l’autore che tutti amiamo. Il lavoro di Oliva scava in profondità e fa emergere anche questo aspetto familiare, molto importante”.

Con Grassi recitano tre donne: Claudia Donadoni, Silvia Giulia Mendola e Gea Rambelli e un uomo, Gustavo La Volpe. Le due rappresentazioni mattutine sono per le scuole: tutti e tre gli spettacoli dichiarano l’esaurito. Federico Grassi è molto soddisfatto anche e soprattutto per il coinvolgimento de giovani nella stagione teatrale. “Portiamo a teatro – dice -circa 3 mila studenti, di Busto Arsizio, Legnano, Gallarate. Ma non li portiamo solo a teatro, li coinvolgiamo nella realizzazione degli spettacoli: in trecento, un numero incredibile, collaborano alla realizzazione delle scenografie, dei costumi, vengono coinvolti nella comunicazione degli eventi, etc. Come direttore artistico, sono felice del risultato raggiunto in un anno di lavoro”.

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