Creano un sito dove vendere falsi biglietti per Vasco

Avevano messo su un sito internet pensato per ingannare incolpevoli clienti mettendo in vendita biglietti inesistenti per un concerto di Vasco Rossi. Intascato il denaro di chi era alla ricerca di un biglietto per lo spettacolo in programma a Torino lo scorso 2 giugno , scomparivano.

 

Tra i truffati anche un uomo di 53 anni di Moncrivello che, sporgendo denuncia alle forze dell’ordine, ha consentito ai carabinieri di Cigliano di individuare e denunciare gli autori del raggiro, due vicentini di 60 e 39 anni ed un moldavo 40enne, tutti residenti in Veneto, gravati da vicende penali per reati contro il patrimonio.

 

L’indagine dei carabinieri di Cigliano è partita dalla denuncia di un 53enne di Moncrivello, fan di Vasco Rossi, che si era messo alla spasmodica ricerca di due biglietti per assistere al concerto del 2 giugno scorso a Torino.

La strada, grazie alla rete, prometteva di essere agevole, un buon sito con istruzioni semplici e dettagliate per prenotare, pagare e ricevere tutto comodamente a casa propria. Ma l’acquirente, purtroppo, ha avuto la sfortuna di imbattersi in un sito fasullo, creato ad arte dai truffatori, spacciatisi per rivenditori ufficiali dei biglietti, e distinguibile solo per il suffisso: “VIVATICKETS.EU” solo molto simile all’originale “VIVATIKET.IT” ma assolutamente falso.

Su questa piattaforma i fan del “Blasco” venivano instradati in un ambiente virtuale e in una procedura del tutto simile a quella del canale ufficiale, con sole piccole differenze nei dettagli ma con grafica ed immagini tratte dal sito originale, quasi indistinguibile. Agli acquirenti, compreso il nostro moncrivellese che riusciva a prenotare due tagliandi alla cifra di 250 euro, dopo il pagamento online veniva inviato un codice QR per ritirare il biglietto cartaceo il giorno del concerto, peccato che le biglietterie ufficiali dove il pubblico avrebbe dovuto ritirare il biglietto che permetteva l’accesso fisico allo stadio non esisteva.

 

Amara la sorpresa davanti ai cancelli, dove è dovuto accontentarsi di rimanere il truffato, comunque in compagnia di altri sfortunati. I tre autori del raggiro dovranno ora rispondere, in concorso tra loro, di truffa, sostituzione di persona, contraffazione e turbata libertà dell’industria o del commercio.

 

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