Il Piemonte arriverà ad avere oltre 750 posti di terapia intensiva. Oggi i ricoverati sono al 70 per cento non vaccinati o con una sola dose

Il Piemonte arriva ad avere 651 posti letto di terapia intensiva a disposizione per le eventuali emergenze, a questi se ne aggiungeranno oltre un centinaio “al più tardi entro un anno”, superando così le 750 unità. Lo ha dichiarato il coordinatore dell’Area sanitaria dell’Unità di crisi Emilpaolo Manno nel corso della seduta della Commissione Sanità, tenuta oggi, e dedicata ad un approfondimento sulle disponibilità degli ospedali piemontesi.

 

“Alle 327 terapie intensive ‘storiche’ – ha spiegato Manno –in questi mesi si sono aggiunti 164 posti letto quiescenti che non derivano da riconversioni ma dalla quota letti prevista nel Piano Arcuri (che ne prevede complessivamente 299) e da letti allestiti e non occupati nei vari ospedali, nonché altri 160 posti letto funzionali predisposti e finanziati con fondi regionali. Un numero che dovrebbe permettere di affrontare con relativa tranquillità la quarta ondata di pandemia, dal momento che al 31 marzo 2020 (prima ondata) i posti erano 459, al 22 novembre 2020 (seconda ondata) 414 e al 22 marzo 2021 (terza ondata) 364”.

 

“Dei pazienti Covid attualmente ricoverati in degenza ordinaria – ha aggiunto – il 67% non è vaccinato o ha ricevuto una sola dose, mentre il 33% ha ricevuto la vaccinazione completa; di quelli in terapia intensiva, invece, il 70% non è vaccinato o ha una sola dose e il 30% lo è, ma si tratta di pazienti con patologie pregresse”.

 

Alle domande dei consiglieri presenti in commissione, Manno ha risposto che “si auspica, con la quarta ondata, di non creare nuovi Covid Hospital ma s’intende tutelare le attività ad alta specializzazione di ogni Azienda per non bloccare ulteriormente le liste d’attesa”.

Al presidente della Commissione, il professore Alessandro Stecco, Manno ha spiegato che “la disponibilità di terapie intensive consentirà, anche dopo la pandemia, di fare un’analisi dei bisogni regionali e potrà consentire, sugli esempi israeliano e svedese, di mantenere posti perfettamente funzionali da attivare celermente in caso di bisogno”.

 

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2 Commenti

  1. A PARTE IL FATTO CHE QUESTE STATISTICHE VENGONO ENUNCIATE IN MODO DEL TUTTO OPPOSTO AD ALTRE PER ESEMPIO PROVENIENTI DALLA GRAN BRETAGNA ..
    Si cerca di criminalizzare i nOn vaccinati che causerebbero la saturazione degli ospedali E QUINDI LA MORTE DI TUTTI .. peccato che il “VACCINO” non copra le “varianti” (che poi sono la normale, consueta epidemia annuale) e non solo .. a detta del virologo regnante in tv: https://stopcensura.online/quando-ricciardi-ammise-su-la7-le-varianti-colpa-dei-vaccini/
    Il cerchio si chiude in un modo che purtroppo per noi cittadini italiani (e non solo) reca danni soprattutto ai non vaccinati… i criminalizzati!

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