Errore di Comi dal dischetto, la Pro Vercelli deve accontentarsi dello 0-0

Fonte FC Pro Vercelli 1892 (foto Ivan Benedetto)

Una partita come quella tra Pro Sesto e Pro Vercelli poteva essere risolta solo da un episodio, perché di vere e proprie occasioni da gol non ce ne sono state. C’è stato invece l’episodio di cui sopra, peccato però che Comi lo abbia sprecato calciando dagli undici metri addosso al portiere lombardo. Così il match è finito 0-0, con un punto a testa che rende contenti più i padroni di casa che gli ospiti.

Se il Como questa sera dovesse vincere in casa con l’AlbinoLeffe allungherebbe ulteriormente e, se dovesse farlo anche il Renate domani ad Alessandria aggancerebbe i bianchi al secondo posto. Così il quindicesimo risultato utile per la truppa di Modesto (filotto record) servirebbe più per le statistiche.

Tornando al match del “Breda” si è vista una Pro più frenata rispetto alle uscite precedenti, nonostante non siano mancati impegno e grinta. È mancata purtroppo la precisione dei giorni migliori, ma, visto il ruolino di marcia, sarebbe ridicolo imputare delle colpe. Anzi, ancora una volta tanto di cappello a questa squadra che sta onorando al massimo il campionato e la maglia che rappresenta.

Qualche novità nel 3-4-3 proposto da Francesco Modesto che opera un piccolo turnover come aveva dato a intendere alla vigilia. Saro in porta; in difesa Hristov, Auriletto (che all’ultimo momento ha preso il posto di Masi, dolorante alla caviglia), Iezzi; a centrocampo Mezzoni, Awua, Emmanuello e Clemente; in attacco Della Morte, Costantino e Rolando. Parravicini oppone il tridente formato da D’Amico, Maffei e Scapuzzi. Prima del fischio di inizio minuto di silenzio per ricordare il vice allenatore della Cavese Antonio Vanacore, scomparso ieri a soli 45 anni.

Il primo quarto d’ora passa senza particolari sussulti. Costantino reclama il rigore, ma l’arbitro è a due passi e lascia correre. Al 20′, dopo una girata di D’Amico, anche Maffei protesta per un atterramento in area bianca, ma anche in questo caso il direttore di gara glissa. Al 27′ Marchesi ci prova da fuori ma la palla termina a lato.

La Pro risponde con Della Morte che alza troppo la mira. Al 36′ dopo una manovra prolungata, Awua crossa per Hristov che trova la palla ma non la porta. Cinque minuti più tardi colpo di testa di Della Morte per quella che finora è stata l’occasione più ghiotta, Livieri si rifugia in angolo. Si va quindi a riposo sul risultato di 0-0.

In avvio di ripresa doppia sostituzione per la Pro Vercelli: fuori Mezzoni e Rolando, dentro Gatto e Zerbin. Non cambia lo spartito con le due formazioni che giocano con grinta, ma a entrambe manca sempre l’ultimo passaggio per essere pericolose. Al 64′ Emmanuello quasi non ci crede di trovarsi un pallone così invitante, forse proprio per quello spara addosso al portiere. Al 77′ ci prova Della Morte, senza convinzione, e Livieri para senza difficoltà.

All’80 ‘ scocca l’ora di Comi, a lasciargli spazio Costantino. All’88’ calcio di rigore per la Pro Vercelli. Zerbin si incunea in area e viene atterrato, l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Errore di Comi che si fa ipnotizzare da Livieri. Il fischietto concede quattro minuti di recupero. Non succede nulla. Finisce 0-0. Prossimo impegno lunedì 22 ore 21 al “Piola” nel posticipo serale contro l’Alessandria di Moreno Longo.

Il top. Awua. È il signore incontrastato del centrocampo e non solo. Uomo ovunque, toglie le castagne dal fuoco in più di un’occasione. Ha una corsa e una fisicità impressionanti. Se diventa anche più preciso è pronto per il salto di categoria.

Il flop. L’attacco della Pro Vercelli. In generale dovremmo dire la fase di costruzione. Oggi il reparto avanzato non ha reso al massimo delle sue potenzialità. A tratti è parso che fosse anche isolato e scollacciato. Il culmine di tutto ciò è stato il rigore sbagliato da Comi.

Massimiliano Muraro

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9 Commenti

  1. D’accordo che non siamo il Real Madrid, poi forse la squadra è piuttosto stanca (i ragazzi non si sono mai risparmiati).. ci crede un po’ meno.. episodi sfortunati.. anche l’ingresso di Comi e il rigore… il peso della responsabilità.. era ancora un po’ freddo? Così non siamo riusciti a fare il golletto che i dava maggiori speranze. E ora siamo sull’orlo del precipizio.

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