Via ai test sierolgici del Governo anche nel vercellese. Polemico Tiramani: “Numeri irrisori dei test messi a disposizione”

È partita oggi anche a Vercelli, su un campione di 277 cittadini residenti nel vercellese, l’indagine di siero-prevalenza sul SARS-CoV-2 condotta dal Ministero della salute e dall’ISTAT (leggi qui).

 

Si tratta di una indagine statistica realizzata in collaborazione con le Regione, le Province Autonome e la Croce Rossa Italiana – con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera scelta – che prevede a livello nazionale un campione di 150.000 persone, di tutte le età, scelte in modo casuale a cui verrà praticato il prelievo di sangue e il conseguente test sierologico con il fine di  capire se vi è stato un contatto con il virus. In Piemonte saranno 8099 le persone testate.

 

Il personale della Croce Rossa, con un servizio di call center, già da lunedì 26 maggio, ha cominciato a contattare telefonicamente i soggetti che sono stati sorteggiati per essere sottoposti al test. In caso di assenso, gli operatori della Croce Rossa fisseranno ai cittadini un appuntamento presso una delle sedi individuate. L’esame viene eseguito presso i punti prelievo degli Ospedali di Vercelli, Borgosesia e Santhià e le attività saranno estese fino al 4 giugno.

 

Spigano dall’Asl di Vercelli “Se il test sierologico risulterà positivo l’esito verrà trasmesso al medico curante e all’azienda sanitaria che avvierà le procedure per effettuare subito il tampone e la persona coinvolta sarà posta in isolamento domiciliare da parte del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’Asl vercellese”.

 

Su questa tornata di test si è espresso in modo assai polemico l’onorevole leghista e sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, che solo nello scorso weekend nella città che amministra ha praticato 5500 test sierologici sui residenti, di 10mila messi a disposizione, in modo del tutto gratuito. I primi risultati dello screening borgosesiano avevano segnalato un 95% per persone testate che mai sono entrate in contatto con il Covid 19. Ha detto oggi Tiramani: “Parlano i numeri: Conte ha messo a disposizione 8000 test sierologici a campione per tutto il Piemonte; a Borgosesia, comune di 13 mila abitanti, ne abbiamo messi a disposizione 10 mila. Se queste sono le risposte che il governo giallorosso intende dare al Paese siamo davvero messi male. In questa fase così delicata e importante, Conte lasci la gestione della sanità in mano alle Regioni e alle amministrazioni comunali che, di certo, sapranno garantire maggiore sicurezza ai cittadini rispetto a quanto sta facendo il suo ministro della Salute”.

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