Vercelli – Alessandro Geddo e il Folle Pretesto, con le sue storiche vocalist, supportati dal Coro Le Voci del Cuore, diretto da Francesca Borsetti, e da un ensemble di archi (con trombone) allestito dal giovane e geniale musicista Giuseppe Garavana, hanno offerto, ieri sera, al publico che affollava Piazza Dei Pesci, due ore di musica indimenticabili. Il tutto a favore dell’Associazione Una Vita tra le Mani fondata da da Carlo Manzato che quest’anno ha deciso di organizzare eventi benefici di alto livello (la sera prima il Civico era affollato per la Nazionale italiana dei Comici) a favore dell’Aicr (Ricerca sul cancro) di Smile-Un sorriso per Chernobyl e dei giovani diversamente abili del progetto concordato con il Comune “Tempo di leggerezza”.
Non nuovo a performance benefiche, il medico-cantante Alessandro Geddo si è dimostrato (per parafrasare il celebre complimento di Hemingway a Scott Fitzgerald) più bravo di quando pensava di essere meraviglioso e, senza soluzione di continuità, ha sfoggiato gran parte del repertorio dei Queen, da “Under Pressure” a “I Want to Break Free”, dalla “Bohemian Rapsody” e, ovviamente, a “We Are The Champions”, senza tralasciare i leggendari duetti che Freddie Mercury aveva imbastito con Montserrat Caballé: ha cantato “Guide Me Home” con Sabrina Bertolotti e “Barcellona” con Ilaria Pugno.
Due ore di puro divertimento, ma anche di notevole livello artistico che centinaia, forse migliaia di persone che si sono avvicendate nella suggestiva piazza del Broletto per tutta la durata del concerto, hanno apprezzato in modo particolare.
Geddo, salutando Vercelli, ha detto che il rapporto con Il Folle Pretesto si è instaurato da trent’anni: la speranza di tutti coloro che apprezzano la buona musica e le sue incredibili qualità vocali, coreografiche e ginniche è che si perpetui per molto tempo ancora. Vercelli, per sognare, ha periodicamente bisogno di serate come questa.
