Oggi, domenica, a mezzogiorno, a Vercelli come in tutto il Piemonte, sarà osservato un minuto di silenzio per le quattordici vittime della funivia del Mottarone: davanti al municipio, il sindaco Corsaro lo osserverà con il gonfalone di Vercelli.
Ricordiamo che alle 23 di ieri, sabato, il Gip di Verbania Donatella Banci Bonamici ha rimesso in libertà (ovviamente in attesa del processo) il gestore della funivia Luigi Nerini e il direttore d’esercizio Enrico Perocchio, disponendo gli arresti domiciliari del capo servizio Gabriele Tadini. Secondo il magistrato non c’erano i gravi indizi per confermare la custodia cautelare in carcere che era stata disposta (e ulteriormente richiesta) dalla procura.
Ma ovviamente l’ultima parola, a livello giudiziario, di questa tragedia che ha sconvolto l’Italia, sarà quella che verrà pronunciata al processo.
Stando ai mezzi di informazione il caso sembra risolto. Gestore, Direttore e Capo servizio tramite i rispettivi avvocati cercheranno di delimitare le proprie colpe indicandone i limiti della propria responsabilità. Qui non c’è il colosso dei Benetton ma sarà ugualmente una sentenza dotata di virulenza politica. La Legge come, al di fuori della retorica, quasi sempre accade in tali casi, esemplari, purtroppo potrà entrarvi solo per caso.