Dodici studentesse del Master in Servizi educativi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, guidate dalla Professoressa Silvia Mascheroni e coordinate dalla dottoressa Isabella Bertario, nei giorni scorsi hanno fatto visita al Museo Borgogna per scoprire il lavoro della Sezione Educativa.
Mercoledì 1 luglio hanno partecipato a una intensa giornata di formazione che ha permesso loro di scoprire il Museo, ma anche la città di Vercelli. Durante gli interventi, a cura di Roberta Musso e Giulia Enrico della Sezione Educativa, si è illustrata la molteplice struttura dei servizi offerti, non solamente rivolti alle scuole ma anche le numerose attività per pubblici speciali, famiglie, anziani. Un’occasione anche per presentare l’offerta culturale promossa sul territorio dalla rete MUVV, di cui il Borgogna fa parte insieme agli altri Musei di Vercelli e Varallo.
Altri due approfondimenti hanno completato l’offerta formativa della mattinata: Sara Ghirardi del CTV ha raccontato la neonata Comunità Educante di Vercelli, mentre la conservatrice del Museo, Cinzia Lacchia, ha esposto le linee guida del nuovo progetto Dedalo vola, di cui il Museo è fra i primi promotori e sostenitori con l’ASL di Vercelli, l’UPO e il Comune di Vercelli, insieme alla rete MUVV.
Nel pomeriggio le partecipanti hanno potuto avere un primo assaggio pratico di VTS (Visual Thinking Strategies), una innovativa tecnica di apprendimento attraverso la lettura delle immagini e delle opere d’arte. Preziosa la collaborazione dei Volontari del Servizio Civile del progetto Forma Mentis che sono appena entrati in servizio nelle sedi loro assegnate.
Quello con il Master dell’Università Cattolica è per il Museo Borgogna un rapporto consolidato e affermato: da più di dieci anni la Sezione Educativa accoglie in tirocinio gli studenti del corso, impegnandoli in monitoraggi di attività o progettazioni condivise che, più di una volta hanno portato alla realizzazione di nuovi percorsi. A oggi hanno potuto completare la loro formazione universitaria e mettere in pratica progetti concreti con il pubblico, sette giovani del Master.