Musiche del compositore vercellese Paolo Boggio: ieri a Pesaro, il 29 ottobre al “Borgogna”

 

E un momento particolarmente felice e importante per il compositore vercellese Paolo Boggio. Ieri al Conservatorio Rossini di Pesaro, nell’ambito della Quarta edizione del Festival “C’è di nuovo”, è stato eseguito un suo brano per flauto, vibrafono e pianoforte  intitolato “Palmer’s legacy for three”.

Ma, soprattutto, domenica 29 ottobre, nella Sala del Polittico della Pinacoteca Borgogna, alle 17,30, il pianista Stefano Nozzoli terrà u n concerto, presentato dal critico Guido Michelone, in cui il pezzo di apertura sarà proprio una prima esecuzione assoluta di una composizione di Boggio: “E la luna scende sul tempio che non fu mai – Trittico marmoreo per pianoforte”.

Il concerto, organizzato dalla Società del Quartetto di Vercelli, nasce da un’idea dello stesso Paolo Boggio e di Stefano Nozzoli e si intitola “Musica a misura d’uomo. Un antidoto contro la follia”. Oltre alla “prima” del brano di Boggio, saranno anche eseguiti, sempre del compositore vercellese, “Mark Twelve” – 12 brevi pezzi per pianoforte (ciascuno dedicato a un mese dell’anno), quindi musiche di Finzi, Stravinsky e Satie.

Il concerto del “Borgogna”, a parte il pezzo in prima esecuzione, è la replica dell’identico programma di un concerto del 15 maggio 2022 fatto a Seveso, per celebrare il venticinquennio  di collaborazione tra Boggio e l’amico pianista Stefano Nozzoli.
Spiega il spiritosamente il compositore vercellese: “Amici dai tempi del Conservatorio, abbiamo condiviso interessi, viaggi, percorsi filosofici, culturali, oltre alla collaborazione musicale e su tutti i fronti, senza mai separare la vita dall’arte. Un po’ come Rimbaud e Verlaine (con le dovute proporzioni …) , con la differenza che… per il momento, nessuno dei due ha ancora sparato all’altro”.

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