Dieci concerti visti dalla ribalta con giovani e straordinari interpreti: la proposta on line della Ducale

Come promuovere la musica quando i teatri sono chiusi? Come mantenere un contatto con gli spettatori anche in tempi di distanziamento? Questioni vitali, che potrebbero scoraggiare anche le realtà più agguerrite del panorama artistico. La risposta della Camerata Ducale, organizzatrice del Viotti Festival, è quella di non limitarsi a una strategia di difesa, bensì di rilanciare, e di farlo in grande stile. È per questo che prenderà il via il 25 novembre un progetto di grandissima importanza, destinato ad essere un fiore all’occhiello di questa tormentata XXIII stagione del Festival: Not the Same (non è lo stesso).
Si tratta di una serie di 10 momenti musicali online, pubblicati sui principali canali social sia della Camerata Ducale che della Città di Vercelli, che vedranno protagonisti quelli che in assoluto si possono definire i migliori giovani solisti della nuova generazione. E, come suggerisce il nome, sarà una rassegna davvero not the same, diversa dal solito. E per almeno due ragioni.
La prima è che i concerti, della durata massima di 40 minuti compresa una breve introduzione, saranno ripresi da una prospettiva assolutamente originale: invece che dalla platea, lo spettatore virtuale potrà vivere l’evento musicale come se si trovasse sul palcoscenico, alle spalle del solista. E davanti ai suoi occhi avrà lo splendido e irreale colpo d’occhio del Teatro Civico deserto, al quale un allestimento ad hoc conferirà un’atmosfera sospesa, fiabesca, incantata.
La seconda ragione è che la Camerata Ducale con questo progetto lancia un messaggio importante: la musica online, per quanto affascinante possa essere, non potrà mai sostituire quella dal vivo. L’emergenza Covid non deve essere l’occasione per passare definitivamente da una fruizione in presenza a una digitale, perchè nulla può prendere il posto del contatto diretto e immediato tra l’interprete e il suo pubblico. Questa, dunque, sarà l’opportunità di esplorare nuovi orizzonti musicali, e, come i molti altri progetti online della Camerata Ducale, verrà in futuro mantenuta e rinforzata; il suo fine primario, però, è quello di far crescere ancora di più il desiderio di tornare alla musica “vera”, vissuta, respirata, perchè quella digitale è incredibilmente stimolante, certo, ma è appunto not the same.
Dunque, appuntamento il 25 novembre per il primo appuntamento di una rassegna che offrirà a portata di un clic quanto di meglio possa offrire la nuova, anzi nuovissima generazione in termini di solisti.

 


Si partirà con il 26enne violinista Andrea Obiso, in duo con Massimo Spada al pianoforte. Obiso, vincitore quest’anno del concorso come spalla nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è vincitore di molti concorsi internazionali tra cui il Prix Ravel e l’ARD International Violin Competition di Monaco.
Il 28 novembre sarà di scena un vero astro nascente come la 21enne chitarrista Carlotta Dalia, vincitrice tra l’altro nel 2019 del Paganini Guitar Festival & Competition e del Premio chitarra d’oro come migliore promessa.
Il 2 dicembre toccherà invece al 24enne pianista Alberto Ferro, premiato al prestigioso Concorso Ferruccio Busoni di Bolzano e al celebre Concorso Internazionale Telekom Beethoven di Bonn.
La carrellata di talenti proseguirà il 5 dicembre con la 26enne cantante Emilia Zamuner, in duo con Massimo Moriconi, bassista storico di Mina. Zamuner, che ha duettato con Bobby McFerrin e ha aperto il concerto napoletano del 2016 di Diana Krall, è stata tra l’altro l’unica italiana finalista al prestigioso Ella Fitzgerald Competition di Washington.
Il successivo 9 dicembre sarà protagonista la violoncellista 25enne Ludovica Rana, in duo con Maddalena Giacopuzzi al pianoforte. Rana si è aggiudicata l’International Music Competition Vienna Grand Prize Virtuoso e il Young Virtuoso Award al Manhattan International Music Competition di New York.
Appena tre giorni e, il 12 dicembre, gli spettatori potranno ammirare il Quartetto Werther, composto da Misia Iannoni Sebastianini al violino, Martina Santarone alla viola, Simone Chiominto al violoncello e Antonino Fiumara al pianoforte. Una formazione in vertiginosa ascesa, vincitrice del Premio Abbiati e recentemente ammessa alle fasi finali dell’Osaka International Chamber Music Competition, che si terranno in Giappone nel 2021.
Il 16 dicembre sarà invece la volta della 21enne violoncellista Erica Piccotti, in duo con Leonardo Pierdomenico al pianoforte. Piccotti, Premio ICMA come “Giovane Artista dell’Anno” e gratificata del Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana di Siena, ha debuttato a 13 anni in diretta Rai da Montecitorio per l’Accademia di S. Cecilia e ha ricevuto dal Presidente Giorgio Napolitano l’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana “per gli eccezionali risultati in campo musicale in giovane età”. Pierdomenico è invece vincitore del Raymond E. Buck Jury Discretionary Award al prestigioso concorso pianistico internazionale Van Cliburn del 2017.
Protagoniste il 19 dicembre saranno la soprano Ivanna Speranza e la pianista Enrica Ciccarelli, Presidente della celebre Società dei Concerti di Milano e vero punto di riferimento per tutti i giovani talenti musicali del nostro Paese.
Altro appuntamento d’eccezione sarà quello del 21 dicembre con il giovane pianista Antonio Chen Guang, già vincitore di numerosi primi premi internazionali tra cui lo Scriabin, lo Chopin-Roma e l’Olga Kern International Competition negli USA, nonché protagonista di concerti con grandi orchestre in Cina, Stati Uniti, Sud Africa ed Europa.
E infine, il 24 dicembre, arriverà il gran finale con due soliste giovanissime, entrambe avviate verso una luminosa carriera: la 18enne violinista Giulia Rimonda in duo con l’altrettanto giovane pianista Valentina Kaufman. Entrambe artiste in residence 2021 della Fondazione Società dei concerti di Milano, sono tra l’altro vincitrici dell’International Crescendo Competition.
Nel complesso, 10 appuntamenti da non perdere per una rassegna di talenti unica ed esaltante: sotto ogni aspetto, not the same.

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