Il Concerto di Gilardino che incantò Paolo Isotta edito da un’importante casa discografica

Scritto nel 2013 e inciso l’anno successivo, ma a livello quasi carbonaro, il grande “Concerto del Sepeithos” di Angelo Gilardino dedicato a Napoli ha finalmente trovato la rete distributiva che gli si confaceva: grazie alla Brilliant Classica questo capolavoro, che attirò l’attenzione anche del compianto Paolo Isotta (che  gli dedicò una superba recensione su “Il Fatto Quotidiano”), sarà disponibile da oggi in tutti i maggiori punti di vendita italiani.

L’annuncio è stato dato, con gioia, dallo stesso Gilardino con questo post sulla sua lettissima pagina Facebook: “Da oggi, 1 marzo 2021, l’ascolto del mio “Concerto del Sepeithos” per due chitarre e orchestra – composto nel 2013 – non è più un privilegio catacombale, ma una normalissima possibilità a disposizione di chiunque lo voglia: Brilliant Classics lo ha prodotto e messo a disposizione nella sua rete distributiva, e anche in Italia procurarsi una copia del CD sarà cosa ordinaria. La registrazione, effettuata nel 2014 con l’orchestra del Conservatorio di Avellino e con Aniello Desiderio e Lucio Matarazzo sulle sedie bollenti, è completata da altre due mie opere ‘napoletane’: la Sonata ‘Riviera di Chiaia – Passeggio Reale per due chitarre’ (Aniello e Lucio ne sono gli interpreti) e dalla Sonatina ‘Toledo’ per chitarra sola che, dedicata ad Aniello, è nella fattispecie eseguita da Lucio. Grazie a tutti per l’attenzione, che spero di non deludere. E grazie infinite a quelle due bestie che hanno avuto il coraggio temerario e l’immensa bravura di mettere testa e mani in un’impresa siffatta”.

Il Sepeithos (oggi si chiama Sebeto, ed è poco più che un rigagnolo) è il mitico fiume dell’antica Napoli. E, napoletano verace il grande musicologo Paolo Isotta – scomparso lo scorso 12 febbraio – nel marzo del 2017 non perse l’occasione di parlare del concerto di Gilardino, con una recensione molto bella, paragonandolo ad una delle ultime opere di Stravinskij, “Agon”. Concludendo la recensione, Isotta si augurò che il brano potesse entrare nel repertorio “perché il successo sarebbe stato garantito”. Grazie alla Brilliant Classic sarà accontentato.

 

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