Il “Concerto di Asigliano” di Gilardino sarà eseguito il 14 maggio nel suo paese natale

Scritto nell’aprile, durante il lockdown, su richiesta del grande contrabbassista Massimo Ceccarelli (che è pure un valente chitarrista), il “Concerto di Asigliano” di Angelo Gilardino, dedicato al suo paese – dove era nato e dove adesso riposa – è in pratica il testamento spirituale del grande compositore e chitarrista vercellese. Ceccarelli lo eseguì l’8 dicembre, al Teatro Palladium di Roma, con l’orchestra dell’Associazione Roma Tre, nella formazione appunto con contrabbasso, flauto, clarinetto, fagotto, due violini, viola e violoncello.

Angelo Gilardino, scomparso il 14 gennaio di quest’anno, avrebbe tenuto ad un’esecuzione nel paese dedicatario e questo suo desiderio, purtroppo postumo, verrà esaudito grazie alla sindaca di Asigliano Carolina Ferraris, al vice sindaco Lillo Bongiovanni e all’Orchestra Camerata Ducale che lo proporranno la sera di sabato 14 maggio, con inizio alle 20,45, nell’ambito degli eventi della Patronale asiglianese, nella chiesa parrocchiale del paese.

Dopo gli omaggi al Civico dell’Università e nella serata del Cavallino d’oro organizzata da Carlo Olmo, si tratta del primo grande evento pubblico dedicato a Gilardino a quattro mesi dalla scomparsa del più grande musicista vercellese fai tempi di Viotti.

La Camerata Ducale di Guido Rimonda è al lavoro per la seconda parte del concerto: si sta puntando alla trascrizione per violino e orchestra che Gilardino realizzò appositamente per Guido Rimonda dell’Arpeggione di Schubert.

Spiegò Gilardino stesso non appena ebbe concluso la stesura del concerto dedicato al suo pase: “Ho scritto ‘Concerto per Asigliano’ in un paio di settimane di ispirazione, concludendolo l’altra mattina, dopo aver finito di pensare alle ultima battute nella notte. Me l’aveva commissionato un valentissimo contrabbassista originario della Basilicata, ma che ora opera alla Santa Cecilia di Roma, Massimo Ceccarelli. L’augurio, anche perché ciò significherebbe la vittoria su questa pandemia, è che possa venire eseguito al più presto”.

E aggiunse: “Asigliano è il mio paese cui continuo ad essere legato: stavolta la musica, rispetto a quella che compongo di solito, è più ascoltabile, meno tenebrosa, spero che possa piacere a tutti”.

 

 

 

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