“Ciao Paola, hai seminato bene, e da te germoglieranno tante piante”. Il commosso saluto dell’assessora di San Casciano alla prof Cerruti Mainardi

L’assessore e amica Maura Masini commemora Paola Cerruti Mainardi sotto lo sguardo di monsignor Eusebio Regis

“Cara Paola, hai seminato  così bene che so che germoglieranno tantissime piante: quindi, siamo già nel futuro”. Così questa mattina nel Duomo di Vercelli, Maura Masini, assessore del Comune di San Casciano in Val di Pesa, e fondatrice dell’Associazione A.B.C, che tutela i bambini affetti della sindrome “Cri du Chat” (Grido del Gatto), ha dato l’ultimo saluto alla professoressa Paola Cerruti Mainardi, primaria emerita Pediatria di Vercelli, esperta numero uno in Italia e probabilmente nel mondo di questa rara malattia genetica e “cittadina onoraria” di San Casciano, proprio per il fondamentale apporto “scientifico, ma anche s soprattutto umano” dato all’Associazione, fin dal momento in cui venne fondata nell’ottobre del 1995.

Maura Masini, che è anche madre di un allora bambino (oggi adulto e presente ai funerali) affetto dalla sindrome Cri du Chat, si è fatta 800 chilometri in auto, fra andata e ritorno, con marito e figlio, per rendere omaggio alla “cittadina onoraria” di San Casciano (titolo che la professoressa Cerruti Mainardi condivide con l’astrofisica Margherita Hack), e ciò rende ancora più inspiegabile l’assenza di esponenti dell’amministrazione comunale di Vercelli, considerando che Paola Cerruti Mainardi, è stata uno dei primari ospedalieri (prima di Infettivologia, poi di Pediatria) più importanti di tutta la storia della medicina vercellese, nonché ricercatrice di fama mondiale sulle malattie genetiche rare dei bambini.

D’accordo è agosto, molti sono in vacanza, ma un assessore o un consigliere comunale con la fascia tricolore (come aveva Maura Masini) forse si poteva anche recuperare. L’Asl era rappresentata dal direttore sanitario ospedaliero Scipione Gatti e da vecchi funzionari; c’erano anche alcuni medici, nonché mogli e compagni degli infettivologi e pediatri che avevano accompagnato la vita professionale della professoressa Cerutti. E c’erano pure le sue storiche infermiere della Pediatria.

Tra i presenti anche il fratello della scomparsa, Leonida, con la moglie Vera, al quale in tanti (tra cui l’ex presidente dell’allora Comitato di gestione dell’Asl Marco Barberis)  si sono stretti in un affettuoso abbraccio, il noto parrucchiere Giulio Dogliotti, grande amico di un’intera vita, che ha seguito per parecchio tempo, con altri amici, la professoressa fin da quando, una decina di anni fa, si era reso necessario il ricovero nella Casa di Riposo di Prarolo.

Tornando al saluto conclusivo, l’assessore Maura Masini ha messo in luce  “la forza, l’entusiasmo e le capacità scientifiche e umane” che Paola Cerruti Mainardi aveva trasfuso nell’associazione A. B.C. che proprio grazia a lei è oggi considerata la numero uno al mondo in questa opera di supporto ai familiari e di costante contatto con pediatri, clinici terapeuti e personale scolastico. L’assessore Masini ha ricordato anche gli ultimi, difficili anni in cui Paola Cerruti Mainardi ha sentito venire sempre meno le forze, rendendosi conto che non avrebbe più potuto dedicarsi anima e cuore all’Associazione e alla ricerca. Ma c’è chi ha accolto la sua eredità (i germogli di cui parlavamo all’inizio): due suoi allievi che hanno preso il suo posto in A.B.C.: i dottori Andrea Guala e Maria Elena Liverani.

Le esequie in Duomo erano state celebrate dal parroco di San Bernardo monsignor Eusebio Regis, che ha a sua volta sottolineato come la professoressa Cerruti Mainardi abbia impiegato “la sua vita per gli altri”.

Dopo i funerali la salma della primaria emerita della Pediatria vercellese è stata tumulata nel cimitero di Billiemme, accanto al marito Guido Mainardi. Sul feretro rose bianche e, sul carro funebre la corona di rose rosa dei suoi “Bambini Cri du Chat”.

Da rilevare, infine, sui social, in questi giorni, le tantissime testimonianze dei vercellesi, uomini e donne, cui la professoressa Cerruti Mainardi ha salvato o migliorato la vita: alcuni di loro, riconoscenti, erano presenti in Duomo.

Edm

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