È morto oggi in Spagna, dove si trovava in vacanza con la figlia Alessandra, Pino Comazzi, 95 anni, trinese doc e storico tipografo della Stampa.
Era la fine dello scorso aprile quando per festeggiare i suoi 95 anni la figlia Alessandra (nota e amata critica televisiva del quotidiano torinese) aveva organizzato una festa in grande stile con più di 200 invitati tra amici, vecchi colleghi e concittadini. La festa si svolse al ristorante “il Convento” e “il Pinu” che anche in quell’occasione dimostrò il suo gran cuore, scelse come regalo un defibrillatore da destinare alle scuole della sua città.
Pino Comazzi lavorò alla Stampa tra il 1951 e il 1982, quando il ruolo del tipografo, tra piombo e rotative, era davvero fondamentale per un quotidiano da stampare ogni giorno per l’edicola, tempi in cui la rivoluzione digitale non era nemmeno ancora immaginata.
Il Pino era molto conosciuto nella sua Trino, amato e benvoluto, era anche involontario protagonista di molte critiche sapide e argute della figlia, la quale lo citava spesso quasi come un “maître à penser”. Un uomo che ha lasciato un segno e che mancherà ai tanti amici di una vita.
La redazione di TgVercelli, il direttore Luca Avenati e il vicedirettore Enrico De Maria, sono vicini alla giornalista e cara collega Alessandra Comazzi in questo momento di dolore.
