Caso-Mantovani: completamente prosciolto monsignor Salvini

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Vercelli – “Archiviazione perché totalmente estraneo ai fatti”: firmato dal gip di Milano Teresa De Pascale su richiesta dello sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Polizzi (che aveva avviato l’inchiesta) vidimata anche dal procuratore aggiunto Ilda Bocassini.

Dopo otto mesi finisce l’incubo per il parroco di San Cristoforo monsignor Sergio Salvini che era finito al centro di un’indagine avviata appunto dalla Procura di Milano in cui era coinvolto l’ex vice presidente  della Regione Lombardia, Mario Mantovani. L’indagine riguardava presunti finti contratti di locazione fra le Onlus riconducibili a Mantovani e una Srl. Essendo presidente di una di queste Onlus, la “Fondazione Mantovani”, monsignor Salvini era stato indagato per peculato e per dichiarazioni fiscali fraudolente legate a fatture inesistenti.

Monsignor Salvini aveva subito dichiarato ai giornali di “avere sempre agito con onestà e trasparenza” e aveva affidato la sua difesa al noto penalista vercellese Roberto Scheda. Appunto questa mattina, Scheda ha tenuto una conferenza stampa annunciando il totale proscioglimento del religioso, originario di Corsico e da molti anni a Vercelli. Ha detto l’avvocato Scheda: “Devo dare atto al sostituto procuratore Polizzi di avere svolto con la Guardia di Finanza un grande e corretto lavoro di accertamento dei fatti, onorando la magistratura inquirente che dovrebbe avere sempre il compito di cercare la verità dei fatti, come in questo caso ha fatto, e non solo gli indizi di colpevolezza. Magistratoi e Guardia di Finanza hanno agito con grande correttezza e professionalità”.

Il lavoro del dottor Polizzi e della Gdf ha consentito di stabilire che le ipotesi di reato attribuite al parroco di San Cristoforo riguardavano un periodo in cui il sacerdote non era ancora alla presidenza della “Fondazione Mantovani”, cosicché la sua posizione è stata stralciata e, di conseguenza, il gip si è poi pronunciato per l’archiviazione.

Ha detto l’avvocato Scheda: “Dal punto di vista umano, monsignor Salvini ha provato le pene dell’inferno in questi otto mesi, ma, forte dell’affetto e della stima dei suoi parrocchiani, ha sempre continuato a svolgere il suo importante ruolo nella chiesa di San Cristoforo. Come avvocato e amico di don Sergio sono strafelice del suo totale proscioglimento e, dal punto di vista professionale, laicamente, lo sono in egual misura ma non posso fare a meno di sottolineare come questa vicenda, che ora è stata chiarita anche nei minimi dettagli, abbia inciso profondamente su monsignor Salvini anche sotto un aspetto che non mi riguarda, ma che non posso sottacere: quello religioso. Non dimentichiamo che, proprio a causa di questa indagine, egli venne rimosso dal ruolo, per lui assai caro, di delegato vescovile dell’Oftal”.

Forse, aggiungiamo noi, si poteva aspettare una decisione definitiva della magistratura. Quella che è giunta nelle scorse ore.

EDM

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