Sì della Giunta comunale: l’Asl può riaccorpare Medicina con i fondi dei terreni Pip

Quella di lunedì è stata una giornata importante per la giunta comunale e per la città. Già abbiamo detto della delibera che, di fatto, schiude le porte di Vercelli all’arrivo di una nuova azienda del settore logistico che occuperà trecento dipendenti, e di quella che sblocca la situazione amministrativa dell’ex colonia elioterapica consentendo lavori di risistemazione di quell’area per un totale di 2,6 milioni, a tutto vantaggio delle associazioni e società che già stanno usufruendo della struttura.

Ma c’è stata una terza delibera assunta dalla giunta Corsaro che va a vantaggio dell’ospedale di Vercelli e quindi dei cittadini, ed è quella con cui gli amministratori hanno detto sì alla richiesta della direzione generale dell’Asl di rivedere il piano-investimenti legato agli introiti della cessione dei terreni dell’Asl stessa alle aziende che si sono insediate nell’area industriale a sud della Roggia Molinara sul territorio della frazione di Larizzate.

Questi soldi, in base ad un vecchio e storico accordo sottoscritto tra Regione, Asl e Comune, devono essere destinati all’Asl che li deve però spendere a favore dell’ospedale “Sant’Andrea”. L’ultima rilevante tranche di questi fondi – ottenuti con la cessione dei terreni a ditte che si sono insediate nell’area del Pip (il Piano degli insediamenti produttivi) –  era stata di 10 milioni e 61 mila euro: il Comune li aveva versati all’Asl nel 2016 e l’Asl li aveva destinati appunto al Sant’Andrea per progetti di adeguamento funzionale e di umanizzazione dell’ospedale e per l’acquisto di apparecchiature sanitarie.

Di quei soldi, l’Asl aveva avanzato 3 milioni e 620 mila euro per i quali era già stata programmata la spesa. Solo che, ultimamente, sono state ravvisate nuove necessità diverse da quelle già fissate. La direttrice generale Eva Colmbo ne ha parlato con il sindaco Corsaro e così ieri sono state deliberate le nuove spese da parte dell’Asl: la più importante, di circa un milione di euro, finanzierà il riaccorpamento in un unico reparto della Medicina. Ai tempi del Covid, infatti, tenendo conto che i degenti più fragili avevano l’assoluta necessità di essere ricoverati in stanze singole e possibilmente con il bagno, i 32 posti letto di Medicina erano stati divisi: 16 al sesto piano in stanze singole con bagno, altri sedici al quarto, con il bagno esterno. “Ma adesso – spiega il direttore sanitario dell’ospedale, dottor Scipione Gatti – si ravvisa la necessità di riaccorpare tutto in un quinto piano: stanze singole, al massimo doppie,  tutte con il bagno interno. Si lavorerà sul quinto piano e nel contempo Medicina continuerà a funzionare negli altri due piani”.

Era stata questa la più rilevante delle richieste fatte dalla direzione generale e la giunta ieri ha detto sì. Altri ritocchi al piano di spesa originario riguardano l’acquisto di due nuove ambulanze, anziché tre, di un angiografo, con i lavori annessi, e di un ecocardiografo. Inoltre la giunta ha pure accolto la richiesta dell’Asl di poter utilizzare le eventuali economie derivate dai ribassi d’asta, sempre per riqualificare Medicina,  senza ulteriori autorizzazioni del Comune.

Una scelta importante per la sanità vercellese. Sanità che venerdì inaugura l’atteso nuovo acceleratore lineare (questo ottenuto, tra i primissimi in Italia) con i fondi del Pnrr: un’apparecchiatura basilare, affidata all’équipe della dottoressa Laura Masini, per il Sant’Andrea, in grado di intervenire con una terapia efficace su diversi tipi di tumore.

Edm

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2 Commenti

  1. Numerose importanti iniziative
    da tempo intraprese dall’Amministrazione Comunale
    vanno in porto quando eravamo ormai giunti “sul filo di lana” !
    Chi potrebbe negare che si tratta di un indubbio successo?

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