Carlot-ta e il concerto “della lentezza” di domenica attraverso antichi sentieri

La cantautrice vercellese Carlot-ta

 

Vercelli – Ci sono musicisti, cantautori che, pur bravissimi, non rinnovano mai le loro apparizioni in pubblico, contando esclusivamente sulla qualità della musica, dei testi. Alla lunga, i fans però si stancano di prendere parte ai concerti rituali e accade che abbandonino, strada facendo, i loro idoli.

Paolo Pasqualin

Avendo capito che il pubblico ha bisogno, almeno di tanto in tanto, di qualcosa di nuovo gli artisti più intelligenti esplorano nuove strade. Strade, ma anche sentieri. Ed è appunto un trekking di un quarto d’ora su un sentiero di mezza montagna, per approdare ad un misconosciuto quanto incantevole santuario nei boschi, la proposta che Carlot-ta (al secolo Carlotta Sillano) fa ai suoi fans che domenica andranno ad ascoltarla nella sesta edizione del Festival “La Notte del Re di Biss” di Civiasco.

Il sentiero che Carlot-ta propone di percorrere alle 17 di domenica prossima, 11 agosto, si snoda per circa un quarto d’ora di passo tranquillo da Civiasco e raggiunge, con le indicazioni fornite dai volontari della Pro loco, tra i boschi, il santuario seicentesco di Santa Maria a Frassineto.

Lì, i partecipanti troveranno accoglierli un piccolo rinfresco offerto dalla Pro loco di Civiasco e quindi, alle 18, la stessa Carlo-ta che, con il quotato percussionista Paolo Pasqualin (uno che ha suonato per Berio, Pavarotti, Steve Rich, Morricone) proporrà il suo tradizionale concerto, dove “tradizionale” sta solo per la ripetizione dell’evento, visto che di “tradizionale” la musica di una delle più originali cantautrici italiane dei nostri tempi non ha proprio nulla.

La suggestiva location del concerto

La stessa ventinovenne musicista e compositrice vercellese annuncia che, con l’apporto di Pasqualin, proporrà “ballate folk, canzoni oscure e antiche melodie di montagna”. Il tutto ispirato alla lentezza, quasi che su Civiasco, in quelle due ore tra passeggiata e concerto, arrivi il “Re di Biss”, vale a dire il basilisco (creatura a metà tra il reale e il leggendario) a pietrificare tutti con il suo sguardo riecheggiante quello di Medusa.

La “lentezza” che Carlot-ta vuole mettere alla base del suo concerto di domenica (il Festival è alla sesta edizione) serve a fermarsi un po’ in questo inizio secolo che “rugge e rimbomba” per guardare e ammirare davvero le montagne attorno a Civiasco, per capire bene le parole, la musica, senza fretta, senza ansia, senza alcun genere di patemi.

Tutti sono invitati al concerto gratuito (ritrovo alle 17 alla chiesa di San Rocco di Civiasco) con l’unica raccomandazione: quella di indossare scarpe adatte a percorrere tra i boschi, per un quarto d’ora, questa strada di Swann non di un grandissimo e un po’ ossequioso scrittore francese, ma di una musicista che ha scelto di scartare le facili melodie per parlare davvero alla gente che sappia ascoltarla, anche senza il deus ex machina del “Re di Biss”.

edm

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