Carlo Olmo parlerà a Bruxelles alla Commissione Europea per i diritti umani del Parlamento europeo

Riceviamo e pubblichiamo:
Il Cavaliere della Repubblica Carlo Olmo – “Lupo Bianco” – è stato invitato a parlare a Bruxelles, martedì 17 maggio 2022, al Parlamento Europeo durante le riunioni della Commissione Diritti Umani e della Commissione “Peti”.
La massima istituzione europea è infatti venuta a conoscenza delle missioni intraprese, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, fra marzo e aprile 2022. In più viaggi, l’avvocato Olmo ha consegnato 15 tonnellate di derrate alimentari e medicinali. Non solo. È riuscito a portare al sicuro in Italia 140 persone fra le quali 70 minori di cui 14 orfani di case famiglia.
La presidente della Commissione Diritti Umani, Maria Arena, ha contattato personalmente il Cavaliere Olmo nella mattinata di giovedì 28 aprile.
Questa Commissione realizza un’opera di sensibilizzazione su situazioni specifiche relative ai diritti umani, discute con un’ampia gamma di interlocutori e controlla il rispetto dei diritti umani nelle azioni esterne dell’Ue, ponendo l’accento sulla necessità di garantire la coerenza tra tutte le politiche esterne dell’Unione (che si tratti di commercio, asilo o migrazione) e la sua politica in materia di diritti umani. Uno dei suoi ruoli principali è infatti quello di controllare l’attuazione della politica dell’UE in materia di diritti umani, il suo impatto e il suo contributo alla promozione effettiva del rispetto delle norme in materia di diritti umani e dei principi dello Stato di diritto e della democrazia nei paesi partner.
La Commissione “Peti”, presieduta da Dolores Monteserrat, è un organo permanente del Parlamento europeo. E’ invece competente per le petizioni e le iniziative dei cittadini.
Il Cavaliere Olmo interverrà come testimone della situazione dei rifugiati  dell’Ucraina. L’invito è stato fatto dalla eurodeputata Frédérique Ries che, durante i colloqui intercorsi con l’avvocato, ha testimoniato il suo sostengo al progetto.
“Sono onorato di queste due irripetibili possibilità – commenta Carlo Olmo – Sono molto sensibile, per formazione professionale e per il mio percorso di vita, alle tematiche dell’infanzia e in particolari per i minori orfani (accompagnati e non)”. Olmo, durante gli incontri del 17 maggio, documenterà i suoi viaggi fino al confine con l’Ucraina e “spiegherò come queste missioni umanitarie mi abbiano dimostrato la fragilità del sistema di coordinamento operativo fra i Paesi del trattato di Schengen per i minori. Chiederò ufficialmente, alla Commissione Diritti Umani e alla Peti,  la creazione per via diplomatica di un’assistenza concreta per l’infanzia abbandonata tramite corridoi umanitari in regime di emergenza per conflitto armato”.
Per l’avvocato Carlo Olmo, 56 anni, residente a Vercelli, non si tratta delle prime missioni umanitarie. Durante i mesi più bui della pandemia da Covid-19 ha infatti sostenuto la popolazione italiana con la distribuzione gratuita di ventilatori polmonari, 160.000 mascherine chirurgiche, FFP2, nonché camici, soprascarpe, occhiali per visiere, maschere FFP3, disinfettanti e vari altri Dpi. Proprio questi interventi, corredati anche da una vasta raccolta e distribuzione di cibo per la città di Vercelli, hanno richiamato (fra gli altri punti del suo curriculum) l’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a ottobre 2020 lo ha nominato Cavaliere.
In precedenza, l’avvocato Carlo Olmo ha aiutato anche le popolazioni di Perù (dov’è stata costruita una scuola per minori), Kenya (per la costruzione di biblioteca di studio per studenti e di un dormitorio per 300 bambini orfani), Uganda (per la costruzione di tre sale operatorie chirurgiche destinate a 450.000 pazienti), Iraq (per la costruzione di un ambulatorio sanitario) e Messico (per la costruzione di un parlatorio femminile in unità carceraria).
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